venerdì, Novembre 22, 2024
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M5S, Tribunale di Napoli rigetta il ricorso degli attivisti

La settima sezione fallimentare del Tribunale Civile di Napoli (presidente Gianpiero Scoppa, giudice relatore Francesco Paolo Feo) ha rigettato il reclamo presentato da un gruppo di iscritti al Movimento 5 Stelle avverso alle modiche allo statuto apportate lo scorso mese di marzo che hanno preceduto l’elezione di Giuseppe Conte alla carica di presidente.

“Siamo naturalmente molto soddisfatti – ha commentato l’avvocato Francesco Astone – per la conferma di Giuseppe Conte come presidente del Movimento fondato da Beppe Grillo”. La decisione dei giudici è giunta dopo una camera di consiglio durata poco meno di un’ora.

“Si torni alla politica, basta con i procedimenti giudiziari”. Commentano così gli avvocati Francesco Astone e Francesco Cardarelli, che hanno assistito Giuseppe Conte l’ordinanza con la quale il tribunale civile di Napoli (settima sezione) ha respinto il ricorso.

“Speriamo – hanno aggiunto i due legali – che queste problematiche di natura giudiziaria non interferiscano ulteriormente con l’attivitĂ  politica del presidente e del movimento da lui guidato”.
Astone e Cardarelli si sono detti “molto soddisfatti perchĂ© il tribunale ha potuto constatare l’assoluta legittima dell’intero procedimento assembleare, e anche constatato che le maggioranze raggiunte erano tali da rendere irrilevante qualsiasi dubbio sul noto regolamento che escludeva dal voto quelli iscritti da meno di sei mesi”.

“La questione sarà  comunque affrontata in sede di merito, unitamente a quelle sull’inosservanza del metodo assembleare e sulle modalità  di indizione delle votazioni”. Lo annuncia l’avvocato Lorenzo Borrè, legale del gruppo di iscritti che ha presentato il ricorso, oggi respinto dal Tribunale Civile di Napoli, avverso alle modifiche allo statuto apportate lo scorso marzo, e avvero anche alla conseguente l’elezione di Giuseppe Conte alla carica di presidente.

“Il Tribunale – ha spiegato Borrè – ha rigettato il reclamo sul presupposto che l’esclusione degli associati juniores non abbia inciso sull’esito delle votazioni e sull’assunto che Crimi fosse legittimato a indire l’assemblea: a nostro avviso l’esclusione anche di un solo associato dal procedimento assembleare inficia la validità  della delibera”. La discussione sul ricorso degli iscritti è iniziata lo scorso 6 luglio e dopo oltre un’ora di confronto venne rinviata ad oggi.

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