Nomi accattivanti, ma pericolosità altissima. Anche quest’anno le forze dell’ordine sono impegnate nella lotta ai botti illegali in vista di Capodanno a Napoli e dintorni. E se gli anni scorsi si è dovuto lottare contro i botti ‘Spread’ e ‘Cavani o le ‘bombe dei Maya’, dalla presunta profezia della fine del mondo, quest’anno tocca alla bomba ‘Don Rafè’ e alla ‘Pipita’: nomi ispirati da Rafael Benitez e Gonzalo Higuain, detto appunto ‘el pipita’, rispettivamente allenatore spagnolo e accattante argentino del Napoli. Nome nuovo per una bomba vecchia, che altro non è che il famoso ‘Pallone di Maradona’, concentrato di esplosivo in grado di far saltare in aria una casa o di fare un buco nel terreno. Il costo delle bombe ‘Don Rafè’ e ‘Pipita’ può arrivare attualmente anche a 500 euro, e potrebbe aumentare ulteriormente con l’approssimarsi del Capodanno. La guerra ai botti illegali è intanto già iniziata. E’ di martedì scorso, 3 dicembre, la notizia del primo sequestro avvenuto a Melito, in provincia di Napoli, dove un uomo di 56 anni è stato arrestato dai Carabinieri del comando provinciale di Napoli per possesso di circa 800 chili di botti illegali e polveri esplosive. Il tutto si trovava in un garage all’interno di uno stabile i cui condomini erano del tutto ignari del grave rischio. Una quantità enorme di botti, cipolle, mezze cipolle, rendini e miscele di polveri esplosive: per provvedere allo spostamento è stato necessario l’intervento degli Artificieri del comando provinciale dei Carabinieri. Puntuale come ogni anni, è inoltre partita la campagna di prevenzione per i danni derivanti dall’esplosione di fuochi d’artificio promossa dalla Questura di Napoli nelle scuole di ogni ordine e grado della città e della provincia. Sono oltre un centinaio le scuole visitate nelle precedenti stagioni dagli artificieri della Questura di Napoli, che hanno incontrato nello stesso periodo circa 15mila studenti. Quest’anno l’iniziativa, avviata alla fine di novembre, proseguirà fino all’inizio delle feste natalizie e consentirà agli artificieri della Polizia di Stato di incontrare migliaia di alunni di oltre 20 istituti scolastici rappresentativi di quartieri particolarmente ‘a rischio’ della città e di tutta la provincia. Nel corso degli incontri, caratterizzati da interessanti dibattiti, gli artificieri, con l’ausilio di materiale didattico ed immagini molto esplicite, mettono in guardia i giovani dai pericoli cui vanno incontro nel maneggiare i fuochi d’artificio, anche quelli apparentemente più innocui. In alcuni istituti ci si è avvalsi anche della presenza delle unità cinofile, anch’essi impegnati nelle campagne di sicurezza. Negli ultimi anni, anche grazie alle campagne di prevenzione attuate, il numero dei feriti, specie quelli gravi, è drasticamente diminuito, mentre, nello stesso periodo, un deciso incremento si è registrato nel campo dei sequestri dei botti illegali ove sono stati sequestrati più di 16mila chili di materiale esplodente nella sola città di Napoli. (adnkronos)