lunedì, Novembre 25, 2024
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Bollette con pignoramento a Cicciano, il M5S: “Vanno annullate”

CICCIANO – Continua a tenere banco il caso delle “ingiunzioni fiscali” inviata dalla nuova società di riscossione tributi del comune di Cicciano. Dopo la polemica avviata dall’associazione il Campanile anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle cittadino, rappresentati in consiglio comunale dal capogruppo Nunzia Coppola, hanno sollevato diversi dubbi e osservazioni in merito alla vicenda.   “I cittadini non meritavano questo trattamento. Con delibera di Consiglio comunale del 28 febbraio 2019 l’amministrazione Corrado ha deciso di esternalizzare il servizio della riscossione tributi. Una scelta contestata da tutti. Dal revisore dei conti che dopo qualche settimana è stato mandato a casa dalla maggioranza, dagli stessi funzionari, dalla opposizione e anche da qualche cittadino acuto che richiamava gli errori delle passate scelte amministrative (vedi Seflin), come monito” scrivono i pentastellati.  “Oggi una gran parte dei cittadini di Cicciano ha ricevuto una busta verde al costo di euro 8,50 circa cadauna, a loro carico, per accertamenti di tributi  che parte dei destinatari non sapevano della loro esistenza. Quindi veri e propri accertamenti che il comune ha concesso ad un società esterna. Il Comune, lavandosi le mani, ha creato le condizioni che hanno consentito alla società di trattare noi tutti cittadini come degli evasori, ma ingiustamente” si legge nella nota del Movimento.  “Qui gli unici evasori sono i componenti dell’amministrazione che, ancora una volta, hanno scelto di non tutelare la cittadinanza” attaccano i grillini.  “La nuova società insediatasi a Cicciano sta procedendo a dei veri e propri accertamenti, minacciando procedure esecutive a carico di cittadini che, paradossalmente, hanno sempre pagato e intimando loro di adempiere dei pagamenti con sanzioni, spese e interessi in una modalità che rende gran parte di essi illegittimi. Infatti, un solo centesimo di euro che si chiede al cittadino, senza averne titolo, rende l’atto annullabile (nell’anno 2020 il tasso d’interesse era pari 0,05, mentre la società ha applicato la misura del  2,05%). A questo punto si confida nell’annullamento di tutti gli avvisi notificati e un ricalcolo delle posizioni debitorie, qualora vi fossero, a carico dei cittadini con criteri di trasparenza, legalità ed economicità soprattutto per il cittadino”.

 

N.B.

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