venerdì, Novembre 22, 2024
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Canali ostruiti da rifiuti: carabinieri sequestrano un chilometro di Regi Lagni

Controlli dei carabinieri forestali ai “Regi Lagni” canali bloccati da rifiuti di ogni genere. L’attività d’indagine è durata più di un anno ed è stata svolta dai militari della stazione carabinieri forestale di Marigliano con l’ausilio del personale della polizia locale del comune di Marigliano e personale dell’agenzia di sviluppo “area nolana” muniti di un drone. Dal gennaio del 2020 fino al maggio del 2021 sono stati monitorati vari punti particolarmente critici a livello ambientale nel comune di Marigliano ed in particolare sono stati individuati tre alvei del reticolo idrografico dei “Regi Lagni” divenuti nel tempo vere e proprie discariche abusive. Sotto la lente di ingrandimento a Marigliano gli alvei siti in via Sentino, in località Ponte dei cani e in località Tre torri ai confini con il comune di Acerra. I controlli hanno interessato circa un chilometro di Regi Lagni e la scena si è rivelata piuttosto critica agli occhi degli investigatori: sono state rinvenute delle vere e proprie discariche abusive con rifiuti di ogni genere ormai avvolti nella vegetazione spontanea ed infestante.

Individuati rifiuti plastici, contenitori di fitofarmaci, rifiuti combusti, carcasse di autoveicoli, parti meccaniche di autoveicoli, big bag interrati, carcasse di animali, rifiuti agricoli e urbani, fusti e lattine di metallo. Tutti i rifiuti rinvenuti negli alvei impedivano il normale deflusso delle acque causando piccole esondazioni e l’inquinamento dell’ambiente circostante e in particolare dei campi coltivati paralleli ai canali. Durante gli accertamenti è stata coinvolta anche l’Asl, impegnata a valutare il grado di contaminazione dei prodotti agricoli coltivati in prossimità dei canali. Intervenuto anche personale della Gori (gestione servizio idrico) che ha controllato 2 chilometri circa di fognature per individuare gli allacci abusivi per lo sversamento dei reflui nei canali. È risultata in tutta evidenza la mancanza di manutenzione ordinaria dei vari alvei controllati, i quali pertanto venivano tutti posti sotto sequestro penale per smaltimento illecito di rifiuti, discarica abusiva, miscelazione di rifiuti, combustione illecita di rifiuti e immissioni non autorizzate in alveo.

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