I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e gli agenti della Questura di Napoli, coordinati dalla Procura, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 persone e a 2 misure interdittive nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, dei reati di corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, emissione di fatture per operazioni inesistenti e trasferimento fraudolento di valori. Sono in corso sequestri di immobili, societĂ e denaro contante per un valore di oltre 4 milioni di euro. Si tratta di vicende che emergono dal blitz messo a segno dalla mobile e dalla guardia di Finanza, al termine di un’inchiesta che ha scavato nella gestione degli impianti di depurazione sotto il controllo della Sma, societĂ partecipate da Regione Campania. Tonnellate e tonnellate di fanghi che dovevano smaltiti nelle discariche, a cavallo tra il 2017 e il 2018, e che sono invece finiti in mare. Punta a fare luce su quanto accaduto in una fase emergenziale della gestione dei rifiuti a Napoli, l’indagine della Procura, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato che oggi hanno eseguito tre arresti in carcere, 14 arresti ai domiciliari (tra cui funzionari pubblici e un poliziotto) e due sospensioni che riguardano altri due agenti della polizia di stato. Tutto avveniva attraverso la corruzione dei vertici di allora della Sma Campania (societĂ in house della regione Campania) utilizzando la “tecnica” dell’affidamento diretto – illecito – di appalti, attraverso la “somma urgenza”, a cordate di imprenditori guidate da Salvatore Abbate, soprannominato “totore a’ cachera”, in affari con dirigenti della Sma Campania (societĂ in house della Regione Campania) e con i direttori di alcuni depuratori. A casa di Abbate i finanzieri hanno trovato un numero impressionante di denaro contante in pacchi di banconote sottovuoto che stanno rendendo addirittura difficoltose le operazione di conteggio. Sono finiti agli arresti Salvatore Abbate, Salvatore Tedesco e Giuseppe Savino; ai domiciliari invece Rolando Abbate e Cristina Abate, ma anche Agostino Chiatto, Lorenzo Di Domenico, Errico Foglia, Michele Furino, Abramo Maione, Vittorio Porcini, Giacomo Perna, Luigi Riccardi, Vincenzo Riccardi, Lucio Varriale (classe 1952) e Giuseppe Auletta. Sospesi per sei mesi Domenico Boenzi e Domenico Sabatino. Sono alcuni dei capitoli dell’inchiesta condotta dalla squadra mobile e dalla guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Napoli sulle attivitĂ della Sma Campania, la societĂ in house della Regione  che si occupa risanamento ambientale. Gli indagati sono complessivamente 28.