venerdì, Novembre 22, 2024
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Tarocchi e cartomanzia, perché piacciono così tanto agli italiani?

La lettura dei tarocchi pare essere proprio una delle passioni predilette da parte degli italiani, anche per via del fatto che è davvero facile rimanere impressionati e anche affascinati dai simboli dei tarocchi, che spesso e volentieri sono in grado di rappresentare in modo significativo non solo il proprio passato, ma anche il presente.

Infatti, i tarocchi hanno come scopo non tanto quello di predire il futuro, quanto più che altro di diventare uno strumento di riflessione e meditazione. Rispetto a quello che si potrebbe pensare, è proprio questo il reale obiettivo dei tarocchi, che venivano studiati e approfonditi anche da parte dello psicanalista di origini svizzere Carl Gustav Jung.

I tarocchi non sono di sicuro l’unico trend da tenere in considerazione, ma certamente è quello che sta stupendo di più. Merito anche della grande diffusione di diverse piattaforme online, che consentono di leggere i tarocchi in modo semplice, magari dedicandosi anche alla cartomanzia. Uno dei portali da questo punto di vista che possono tornare più utili è Cartomanzia365.it.

I tarocchi come chiave di lettura della propria vita, presente e passata

Un articolo che è stato pubblicato poco tempo fa su “Elle Uk”, sottolinea come i tarocchi siano, a dispetto di quanto sostiene l’immaginario collettivo, una vera e propria forma di meditazione. E non è un caso, quindi, che le nuove generazioni siano così interessate ai tarocchi, visto che sia i Millennials che la Gen-Z si sta interessando, sia per studiarli direttamente che per farseli leggere.

Pare che sull’origine dei tarocchi ci sia ancora una notevole incertezza. Per il momento, le ultime scoperte di ben 78 geroglifici ritrovati in Egitto e che risalgono all’epoca dei Faraoni, fanno propendere come sia stato proprio l’antico popolo egiziano a inventare i tarocchi.

Nella seconda parte del ‘700, altri scritti interessanti ci sono arrivati dal letterato, nonché esoterista di origini francesi, Antoine Court de Gébelin, che realizzò l’opera ribattezzata “Il mondo primitivo”, a cui allegò pure un saggio particolarmente approfondito che riguardava proprio i tarocchi. Fu lui, a quanto pare, a introdurre tale pratica anche nel Vecchio Continente, iniziando a diffondersi in Francia e, poi, con il passare degli anni, anche nel resto dell’Occidente.

Nel ‘900, invece, a dare una svolta importante a questa pratica è stato l’artista di origini cilene Alejandro Jodorowsky, che spese buona parte della sua vita nella lettura dei tarocchi, che riteneva un vero e proprio specchio dell’anima, ma anche uno strumento terapeutico a tutti gli effetti.

Il successo della cartomanzia in Italia

Sul territorio italiano, sono sempre di più le persone che rimangono affascinate dalla cartomanzia. Un successo importante, come viene dimostrato anche dai numeri che sono stati registrati da parte delle persone che chiamano continuamente i call center.

Un boom, per questo settore, che è emerso esattamente nel momento in cui la crisi economica ha cominciato a palesarsi: gli italiani hanno iniziato a preoccuparsi di quello che avrebbe potuto riservare loro il futuro e l’incertezza con cui convivere è stata una delle molle che hanno spinto sempre più persone a rivolgersi a dei cartomanti esperti, con l’obiettivo di capire e scoprire quello che il futuro ha scelto per la loro vita.

Il funzionamento di un call center dedicato alla cartomanzia è davvero semplicissimo. Il cliente sceglie quale tipo di servizio ha intenzione di sfruttare tra le diverse soluzioni che vengono proposte e poi compone il numero correlato. Il pagamento riguarda lo scatto alla risposta e, in seguito, la tariffa viene assegnata al minuto. Nella maggior parte dei casi, si può provvedere al pagamento pure con carta di credito, sfruttando tariffe ancora più convenienti.

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