venerdì, Dicembre 27, 2024
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Erri De Luca e don Aniello Manganiello: insieme contro il biocidio

errideluca_camposanoCAMPOSANO- Questo pomeriggio (giovedì, 21 novembre), lo scrittore Erri De Luca incontra i giovani di “Ultimi. Associazione per la legalità” di  Don Aniello Manganiello per una chiacchierata informale di un’oretta sulle terre campane devastate dagli sversamenti e dai roghi di rifiuti tossici. L’incontro si terrà alle 17.00 nell’Aula Consiliare del Comune di Camposano, in Piazza Umberto I, n°1.

Nel 2009 Giorgio De Rienzo, sul «Corriere della Sera», definì De Luca “lo scrittore del decennio”. I suoi libri scalano puntualmente le classifiche di vendita; le sue righe impongono riflessioni profonde, andando all’origine di ogni verbo.

Erri De Luca ha sensibilità arcaiche per la natura. Si arrampica con destrezza su pareti a strapiombo; si immerge sicuro nelle acque del mare e, per ogni pagina scritta, pianta alberi per pagare il suo debito di scrittore nei confronti dell’ambiente.

È stato operaio qualificato, camionista, magazziniere, muratore. Ha lavorato in diversi cantieri italiani ed esteri. Durante la guerra in ex-Jugoslavia è stato autista di convogli umanitari destinati alle popolazioni in guerra. Nella primavera del 1999, durante i bombardamenti NATO sulla Serbia, scelse di andare a Belgrado, per stare dalla parte del bersaglio. Erri considera il bombardamento aereo di una città l’atto di terrorismo per eccellenza.

Studia da autodidatta diverse lingue, tra cui lo yiddish e l’ebraico antico, dal quale traduce testi delle sacre scritture. Scopo di queste traduzioni, definite di servizio, è quello di fornire  la versione più letterale possibile, fedele all’originale. Nonostante non avesse mai smesso di scrivere dall’età di vent’anni, il suo primo romanzo è pubblicato nel 1989, a quasi quarant’anni: Non ora, non qui, una rievocazione della sua infanzia a Napoli.

Oggi, non iscritto a nessun partito, partecipa ugualmente alla vita polita. È impegnato su più fronti: appoggia la battaglia dei No-Tav in Val di Susa, definendola «la più bella lotta civile e democratica del nostro Paese da una decina di anni a questa parte»; è vicino ai migranti che sbarcano a Lampedusa, contro le loro reclusioni subìte per scarsa documentazione e non per reati commessi; è contro lo scempio ambientale delle terre campane, intossicate dai veleni e dagli scarichi di rifiuti tossici.

Schivo e introverso, Erri De Luca viaggia in direzione ostinata e contraria, non risparmiandosi per le cause in cui crede. Sempre al fianco di chi siede al pianoterra della vita, lo scrittore napoletano ha accettato senza riserve l’invito di “Ultimi”.

Durante l’incontro proseguirà la raccolta firme promossa da don Aniello Manganiello per chiedere alle istituzioni italiane ed europee la pubblicazione di una mappatura dei siti contaminati;
le analisi dei pozzi usati per irrigare i campi; un’indagine epidemiologica della popolazione;
la sostituzione delle colture food dei terreni inquinati con piantagioni no-food (come aree boschive, fiori, canapa), per un tempo non inferiore ai venti anni e la valorizzazione dei prodotti dei campi sani; il monitoraggio eseguito dall’esercito sui siti coinvolti negli sversamenti di rifiuti tossici; l’inserimento del reato ambientale nel codice penale; il reperimento delle risorse attraverso i beni confiscati alla camorra e i proventi delle multe di chi si rende responsabile di crimini ambientali.

Con Erri De Luca si parlerà di ambiente e legalità per sensibilizzare gli animi sullo scempio ambientale in Campania, vero e proprio crimine contro l’umanità.

L’incontro di oggi si prefigura una chiacchierata costruttiva, arricchita da nuovi spunti di riflessione e dalla testimonianza di un importante scrittore napoletano, prezioso valore aggiunto a un cammino di informazione e sensibilizzazione nelle terre dell’Agro-nolano.

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