venerdì, Novembre 22, 2024
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Roccarainola, il M5S attacca Sirignano: “Si dimetta da presidente e restituisca le indennità”

ROCCARAINOLA – Il “caso” Sirignano resta aperto. Dopo la guerra social tra l’ex sindaco Raffaele De Simone e Giovanni Sirignano, attuale presidente del consiglio comunale di Roccarainola che ha percepito indennità maggiori rispetto alla carica in questi primi 4 mesi del 2020 (oltre 700 mensili a fronte dei 144 euro previsti), anche il Movimento 5 Stelle attacca il numero uno dell’assise. Lo fa partendo da lontano: “Il 1° marzo 2011, il ministro della Difesa tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg si dimette in seguito alle accuse di aver plagiato la sua tesi di dottorato, risalente al 2007. Nonostante le stesse fossero accuse non confermate all’epoca dei fatti, Guttenberg presentò lo stesso le sue dimissioni per rispetto verso i cittadini Tedeschi. Nel luglio 2008, Rhodri Glyn Thomas, Ministro della Cultura del Galles ed esponente di spicco del partito nazionalista gallese Playd Cymru, si dimette dopo essere stato sorpreso a fumare un sigaro in un pub nonostante il divieto di fumare nel locale. Ancora, nel febbraio 2009, durante il G7 finanziario a Roma, il Ministro delle Finanze giapponese si presenta all’apparenza ubriaco in conferenza stampa. Questo fatto provocò molto scalpore nell’opinione pubblica giapponese oltre che nel suo stesso partito e lo portò alle dimissioni da ministro”. “Questi – scrivono i pentastellati – sono solo alcuni degli innumerevoli casi in cui esponenti del mondo politico hanno rassegnato le dimissioni in seguito ad uno scandalo che li ha visti coinvolti. Un gesto culturalmente lontano tuttavia dalla prassi politica italiana del caso. Un esempio? Il recentissimo caso che riguarda il nostro stimatissimo presidente del Consiglio Comunale di Roccarainola, Giovanni Sirignano”. “Il caso di Sirignano, che secondo le accuse dell’ex sindaco di Roccarainola sarebbe colpevole di aver percepito indennità maggiori di quelle che gli spettavano nei primi quattro mesi del 2020, rappresenta l’esempio chiaro di quel malcostume italico di incondizionato “attaccamento alla poltrona”. Il signor Sirignano sembrerebbe infatti non essere intenzionato a lasciare nell’immediato il suo ruolo istituzionale nonostante il gran polverone sollevato dalle gravissime accuse di Raffaele De Simone che, qualora confermate, lascerebbero una macchia indelebile sulla credibilità di questa amministrazione. Ed è questo il punto” continuano gli attivisti a 5 stelle.  “L’indignazione lascia spazio alla giustificazione, la trasparenza all’ignavia e la credibilità all’insolenza.  Il denaro pubblico, caro Sirignano, è bene pubblico, collettivo, di tutti, frutto di sacrifici di famiglie della nostra comunità che pagano attraverso la tassazione per ottenere servizi. Ed in quanto tale, illustre Presidente, oltre al mero valore pecuniario il denaro pubblico rappresenta un simbolo sacro che l’amministratore pubblico ha il dovere di onorare ed investire con oculatezza e parsimonia. Per tali motivi, che sia o meno un atto intenzionale, il suo dovere è quello di sbarazzarsi di qualunque ombra agli occhi dei rocchesi. Dia l’esempio, Sirignano, e dia l’esempio l’intera amministrazione il cui silenzio, a riguardo, ci rammarica profondamente. Il denaro pubblico è una materia troppo seria per essere lasciata ad interpretazioni ed ambiguità”. “Invitiamo il presidente Giovanni Sirignano ad onorare le istituzioni cittadine dimettendosi nell’immediato dalla carica istituzionale che ricopre. Invitiamo inoltre a restituire altrettanto immediatamente e in un’unica soluzione (non in comode rate) le somme irregolarmente percepite. Perché se errore è stato, siamo convinti che le suddette somme non siano state prelevate e che quindi siano subito disponibili per far ritorno nelle casse comunali. Al contempo, ci appelliamo a tutti i liberi cittadini di Roccarainola, al di là dei partiti e delle tifoserie civiche, affinché supportino la richiesta e ne condividano il messaggio, indignandosi di fronte all’arroganza delle nostre istituzioni citando Paolo Borsellino “Gli uomini politici non devono soltanto essere onesti, ma lo devono anche apparire”.

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