di Bianca Bianco
Le polemiche sul Giglio dell’Immacolata stanno davvero dividendo la città di Nola. Mentre le associazioni che hanno lavorato alla preparazione della settimana Unesco (2- 8 dicembre) difendono a spada tratta l’idea di esibire il Giglio in piazza anche “fuori stagione”, altri storcono il naso considerando l’iniziativa una ennesima esibizione spuria per il simbolo della fede per San Paolino. O addirittura una pacchianata.
Ma, sorpresa, non ci si accapiglia solo a Nola per la scelta (non ancora ufficializzata) di fare ‘ballare’ l’obelisco nel giorno dell’Immacolata dinanzi il Duomo e la platea mondiale che assisterà al conferimento del riconoscimento Unesco. Anche Viterno ha vissuto le stesse divisioni, placate poi solo dalle previsioni meteo a lunga scadenza.
Lo raccontano le cronache viterbesi; fino a qualche giorno fa la città dei papi si è divisa tra quanti hanno apprezzato l’idea (dell’amministrazione comunale) di esibire la macchina di Santa Rosa persino il giorno di Natale (la festa di Santa Rosa, come è noto, si celebra il 3 settembre) e chi invece si opponeva a questa anticipazione del rito settembrino. Riportiamo uno stralcio da Viterbopost.it: “Di campanili fermi – scrivono in una nota Forza Italia, Fratelli d’Italia e FondAzione (che a Viterbo sono all’opposizione ndr) – ne è piena l’Italia, ne è piena Viterbo e non crediamo se ne senta la necessità di allestirne altri. Quindi si tratta di un progetto assurdo, utile solo a sprecare denaro pubblico, utilizzabile per allestire altre iniziative natalizie che, magari, con minor costo possano avere un efficacia migliore”.
Nella città laziale la polemica si è spenta presto, però. Le condizioni meteo previste per il periodo natalizio mettono a serio rischio la tenuta della macchina a spalla, raffiche di vento e pioggia potrebbero danneggiarla e l’operazione costituirebbe un rischio per il preziosissimo obelisco.
A Nola invece la ‘battaglia’ è ancora in corso, tra opposte fazioni che si contendono il ruolo di difensori della festa eterna. A colpi di post, blogger ed amanti della kermesse stanno inscenando un duello virtuale. In attesa delle comunicazioni ufficiali della Fondazione, unica deputata a decidere il destino del giglio e il suo utilizzo (si veda l’annullamento della esibizione di Pietrelcina), Nola si accapiglia.