NOLA. Sel Area Nolana, insieme Forum Ambiente Area Nolana, parteciperà alla manifestazione “Stop biocidio – Fiume in piena” del 16 novembre a Napoli.
Grazie al lavoro dei comitati e delle associazioni ambientaliste, cui SEL area nolana partecipa attivamente, il tema del biocidio, come le questioni ambientali, non è più appannaggio di coloro che negli anni hanno dimostrato una forte sensibilità sulla vicenda, ma è sviluppato da un movimento di massa che, partendo dalle vertenze locali, giunge ad un obiettivo chiaro: unire in un’unica rivendicazione le esperienze di resistenza che nei vari anni si sono palesate in tutta la regione.
In Campania la questione ambientale è ormai giunta ad un punto di svolta: la forza del movimento che scenderà in piazza il 16 novembre impone una scelta chiara da parte delle istituzioni. Le comunità locali chiedono a gran voce di decidere del proprio territorio, di partecipare alle decisioni sulle opere da compiere, di decidere dei cicli di gestione dei rifiuti e del modello produttivo che ci ha condotti al disastro al quale oggi assistiamo. In una sola parola, parlano di democrazia e di istituzioni incapaci di rispondere alle comunità, di garantire il diritto, in particolare quello alla salute.
Questo diritto è stato leso allo stesso modo dalla camorra che, complici pezzi dello Stato, come una vera e propria holding criminale, ha gestito gran parte del ciclo dei rifiuti in Campania.
Pertanto bisogna partire dallo stop ai roghi tossici e agli sversamenti, da un piano di bonifiche sotto il controllo sociale delle comunità, dal NO al trattamento a caldo dei rifiuti, dal potenziamento della raccolta differenziata come dalla mappatura dei territori e dallo screening sanitario sulla popolazione. In tale ottica risulta imprescindibile la lotta alla criminalità organizzata, abbandonando le logiche emergenziali, le legislazioni speciali e la militarizzazione del territorio.
Tutto ciò va inserito nel quadro neoliberista che, in nome di una supposta competitività, ha sacrificato l’ambiente, la salute, il diritto e la dignità stessa delle persone, lasciando campo libero alla criminalità organizzata e ai potentati economici rappresentati dai soliti noti.
Le istanze che provengono dai movimenti e dalla cittadinanza attiva impongono il ripensamento del modello di società a partire dalla riattribuzione alle comunità dei beni comuni e delle decisioni sui propri territori.
Sel Area Nolana ha chiara la sfida: unire le esperienze di resistenza che attraversano il Paese pensando che un’altra Campania sia possibile. Una Campania dove i diritti dei cittadini e la democrazia dal basso prevalgano sulle gestioni emergenziali e sulle dinamiche affariste. Non è più il tempo delle militarizzazioni e delle leggi speciali, non è più il tempo delle gestioni emergenziali che hanno contribuito allo scempio del nostro territorio, è, piuttosto, il tempo di costruire il cambiamento. Un percorso che guardi oltre i confini regionali, che unisca i focolai di resistenza presenti nel Paese dalla Val di Susa a Niscemi, dai comitati per l’acqua pubblica ai no GAS pugliesi. Mai ci potrà essere cambiamento senza la costruzione di un nuovo fronte sociale che metta al centro del dibattito politico i diritti di cittadinanza.
Il 16 novembre a Napoli, le iscritte e gli iscritti di Sel Area Nolana parteciperanno alla manifestazione con la convinzione di fare la cosa giusta per il cambiamento della politica di questa Regione.