sabato, Aprile 19, 2025
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Preso il rapinatore della Panda grigia: incubo finito per le reception degli hotel

“Attenzione alla Panda grigia”, si diceva. Una vettura senza targhe, guidata da un uomo armato che entrava e minacciava i dipendenti per farsi consegnare l’incasso. Un copione ripetuto più volte. Stessa auto, stessa modalità, stesso terrore. Fino a ieri. I carabinieri non sono rimasti a guardare. Coordinati dal Gruppo di Castello di Cisterna, hanno raccolto testimonianze, incrociato dati, studiato le scelte del rapinatore. Un lavoro certosino che ha permesso di individuare un possibile prossimo obiettivo. A firmare la svolta sono stati i militari della stazione di Arpino di Casoria. Appostati per ore in via Luigi D’Anna, sapevano che un hotel della zona poteva essere nel mirino. Non si sono sbagliati. Ore 22:30. Una Fiat Panda grigia spunta all’improvviso. Fari spenti, guida nervosa. L’uomo alla guida frena bruscamente, tira il freno a mano e spalanca la portiera. In testa un passamontagna, in mano una pistola. L’ingresso dell’albergo è a pochi metri. Fa pochi passi, ma ad attenderlo ci sono i carabinieri in assetto antirapina. A. M., 49 anni, di Caivano, non riesce nemmeno a varcare la soglia. Viene bloccato e arrestato prima che possa mettere in atto il colpo. In tasca una replica di pistola, priva del tappo rosso, ma abbastanza realistica da terrorizzare chiunque. Dovrà ora rispondere di tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. È stato portato in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria.

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