Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto il ricorso presentato da Luigi Maiello, ex comandante della Polizia Municipale di Pomigliano d’Arco, contro il provvedimento con cui, nell’aprile dello scorso anno, era stato dichiarato decaduto dal suo incarico di dipendente comunale. Con una sentenza destinata a far discutere, i giudici amministrativi hanno ritenuto fondate le motivazioni presentate da Maiello, in passato anche al comando della polizia locale di Afragola, Cicciano e Nola, sostenendo che il Comune di Pomigliano non poteva autonomamente stabilire l’invalidità degli incarichi dirigenziali ricoperti dallo stesso, in assenza di una “istruttoria completa nelle competenti sedi”.
Maiello, già dirigente del settore “Servizi al cittadino, cerimoniale e datore di lavoro”, vi era stato trasferito dopo la revoca dell’incarico di comandante della Polizia Municipale, decisa dal sindaco a gennaio dello stesso anno. Tre mesi più tardi, la giunta comunale aveva firmato l’atto di decadenza, ora ritenuto privo di legittimità. Nella sentenza si sottolinea come le valutazioni operate dall’Ente comunale “non rientrino nel fuoco delle valutazioni consentite” per giustificare una decadenza, soprattutto in mancanza di precedenti contestazioni formali. A seguito della pronuncia, il sindaco di Pomigliano ha commentato con cautela, annunciando che l’amministrazione “valuterà con attenzione le motivazioni della sentenza”. “Se riterremo che vi siano i presupposti – ha aggiunto – non esiteremo a ricorrere al Consiglio di Stato per tutelare le ragioni dell’Ente”.
Più dura la reazione politica. Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto, ha espresso soddisfazione per il verdetto: “La sentenza restituisce dignità a un servitore dello Stato, vittima di una politica arrogante e delegittimante. Ma segna anche l’ennesimo fallimento amministrativo di un sindaco più impegnato a colpire presunti avversari politici che a risolvere i problemi della città”.