domenica, Aprile 20, 2025
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Laboratorio Civico, Aniello Dell’Anno: “Serve una nuova visione per Cicciano”

CICCIANO (Nello Lauro) – Economista, ricercatore, cittadino profondamente legato al suo paese: Aniello (Nello) Dell’Anno è il nuovo presidente di Laboratorio Civico per Cicciano. A 37 anni, vanta un percorso accademico e professionale di alto profilo: laureato in Scienze Economiche alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (“gemella” della Normale e tra i primi 200 atenei del mondo) e all’Università di Pisa, ha conseguito un master in una delle più prestigiose università europee a Barcellona e un dottorato alla Federico II di Napoli, dove è stato anche assistente universitario. Dopo un’esperienza nel team di economisti di Intesa Sanpaolo, oggi ricopre lo stesso ruolo per l’Istat. La sua elezione, avvenuta il 5 febbraio 2025, segna un nuovo capitolo per l’associazione nata molti anni fa e formalizzata nel 2022.

Presidente, ci racconta cos’è Laboratorio Civico per Cicciano e con quale spirito è nato?

“Innanzitutto, permettimi di salutare e ringraziare chi mi ha preceduto, il prof Armando Miele, oggi nostro presidente onorario, che ha guidato l’associazione in anni complessi.
Rispondo citando il primo articolo del nostro Statuto: “Laboratorio Civico per Cicciano persegue finalità sociali, culturali, ambientali e politiche ed ogni altra finalità utile alla valorizzazione e allo sviluppo sostenibile del territorio”. Siamo, in sintesi, un gruppo di persone che ha deciso di impegnarsi per il paese con passione e dedizione. Non siamo un’associazione personale né un cartello elettorale, ma un progetto di ampio respiro. Il nostro obiettivo più ambizioso è lasciare in eredità alla comunità un’associazione che, anche tra molti anni, continui a occuparsene e a ragionare di politica, sotto la guida delle nuove generazioni di ciccianesi”.

Cosa significa assumere la guida dell’associazione in questo momento?

“Cicciano sta attraversando i suoi anni più bui. Per questo serve l’impegno e il contributo di tutte le persone di buona volontà, per ricostruire il nostro capitale sociale. Tutti dovremmo provare a ritagliare un po’ del nostro tempo da dedicare alla comunità”.

Negli ultimi anni avete organizzato giornate per la salute, incontri politici e sociali. Qual è stato il riscontro da parte dei cittadini?

“È sempre emozionante vedere tanta partecipazione alle nostre iniziative. Chi ci ha conosciuto ha percepito in noi una forte voglia di fare e la passione disinteressata che mettiamo in ogni progetto. Le persone partecipano e danno una mano quando sentono che dietro le attività ci sono sincerità, competenza e fiducia. E questo vale anche per me”.

C’è un evento o un’iniziativa che reputate particolarmente significativa per la comunità?

“In realtà, ne abbiamo realizzate tante e ciascuna per noi ha avuto un valore. Abbiamo organizzato giornate dedicate alla salute, promosso eventi culturali, affrontato temi delicati come l’autonomia differenziata, e riscoperto la storia della politica locale grazie all’archivio di Nicola Miele. Abbiamo cercato di valorizzare il nostro territorio e promosso la cultura della sostenibilità, partecipando al Festival ASviS con il tema dei Regi Lagni. Quest’anno torneremo al Festival l’11 e il 16 maggio per parlare della risorsa acqua. Abbiamo dialogato con esempi virtuosi di buona politica, come il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, cercando di costruire ponti con chi per noi rappresenta buone pratiche amministrative.
Ci siamo occupati di politica locale, ma non in termini di candidature o potere (e abbiamo dimostrato coerenza su questo), bensì analizzando problemi e proponendo soluzioni concrete per Cicciano. Ogni iniziativa è per noi significativa, perché ci mettiamo il massimo impegno, sacrificando tempo al lavoro, alle famiglie, al tempo libero. Ma lo facciamo con gioia. Non si può dire che non cerchiamo, ogni volta, di stimolare la nostra comunità”.

Laboratorio Civico parteciperà alle prossime elezioni comunali?

“Certamente, stiamo lavorando anche in questa direzione. Ma con una premessa fondamentale: il nostro obiettivo non è vincere a tutti i costi per gestire il potere, ma costruire una squadra con coraggio politico e idee per avviare una nuova fase. Cicciano ha bisogno di una vera discontinuità, di una stagione nuova”.

Come intendete differenziarvi dalle forze politiche già presenti sul territorio?

“Non abbiamo bisogno di differenziarci da altri: dobbiamo semplicemente rimanere fedeli a ciò che siamo. Siamo un gruppo unito da valori condivisi e dall’amore per il territorio. Ragioniamo insieme, decidiamo insieme, perché per noi la squadra viene prima dei personalismi”.

Quali sono, secondo voi, le principali urgenze per Cicciano oggi?

“Senza dubbio l’inquinamento, che minaccia la nostra salute, e la disoccupazione, un problema sociale enorme. Bisogna ripensare totalmente il paradigma economico del nostro territorio, allineando saldamente Cicciano al contesto nazionale ed internazionale. Dobbiamo tornare a parlare seriamente di agricoltura, industria e servizi, collaborando con i comuni limitrofi e le istituzioni. Va fermata l’emorragia di giovani che lasciano il paese. Gli effetti si vedranno più avanti, ma saranno gravi. Cicciano ha bisogno di modernizzarsi: su molte questioni è rimasta indietro. Il Covid ha cambiato il mondo: oggi viviamo in un’epoca diversa e dobbiamo saper cogliere sfide e opportunità. Il lavoro da fare è tanto”.

Come valutate la gestione dell’attuale amministrazione comunale?

“È un’amministrazione che non ha una visione. La percepisco non come un progetto per la comunità ma un insieme di interessi e convenienze personali, e vive per soddisfare questi interessi e convenienze dei singoli. Siamo bloccati in questo cattivo equilibrio. E lo stare fermi, ci lascia ancora più indietro. Chiariamo però una cosa: non voglio fare di tutta l’erba un fascio. Sono certo che non tutti gli amministratori siano mossi da logiche personalistiche, ma in un sistema così, emergere è molto difficile”.

Qual è la vostra visione per una Cicciano più vivibile e inclusiva?

“Immaginiamo una Cicciano che torni a prendersi cura dell’ambiente, parte integrante della nostra identità: siamo sempre stati un paese incastonato nel verde, e dobbiamo lavorare per tornare ad esserlo. Una Cicciano attenta al sociale, dove nessuno venga lasciato indietro. Una Cicciano che sfrutti le opportunità offerte dalla nuova economia digitale e dal lavoro a distanza; che possa attrarre nuovi residenti grazie al “city quitting”; che si ritagli uno spazio nella quarta rivoluzione industriale, favorendo start-up, imprenditoria giovanile e dialogo con università e istituzioni. Abbiamo messo nero su bianco molte proposte in un documento pubblicato questa estate, in risposta al preliminare di Puc dell’amministrazione. Purtroppo, quelle idee sono rimaste lettera morta”.

Un messaggio diretto ai cittadini di Cicciano: perché dovrebbero credere in Laboratorio Civico?

“Perché siamo persone unite dall’amore per il territorio, animate da passione e generosità. Crediamo profondamente in ciò che facciamo e siamo pronti a camminare insieme a chi condivide i nostri stessi sentimenti e la nostra voglia di costruire qualcosa di buono per Cicciano”.

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