Una sorprendente scoperta archeologica ha riportato alla luce una sepoltura antica nel comune di Bonito, in provincia di Avellino. Nei giorni scorsi, i militari della stazione carabinieri di Bonito, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Benevento, hanno supervisionato gli scavi condotti dalla Sovrintendenza in un terreno dove, mesi fa, erano stati trovati resti ossei. Tutto è iniziato quando un manutentore, durante normali lavori di dissodamento, ha rinvenuto una grande lastra di pietra. Rimuovendola, è emerso un osso umano, suscitando immediato allarme. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno messo l’area sotto sequestro, avviando le indagini con il supporto del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli. Le operazioni di scavo hanno portato alla luce un’intera sepoltura contenente ulteriori resti ossei appartenenti a un uomo adulto. In attesa di analisi più approfondite, la tomba è stata dichiarata di interesse archeologico e la sua datazione è attualmente compresa tra il I secolo a.C. e il X secolo d.C. Non è la prima volta che l’area di Bonito si rivela un prezioso scrigno di storia. Solo pochi mesi fa, sempre grazie al supporto dei militari dell’Arma, erano stati scoperti 26 manufatti risalenti al periodo compreso tra il VI e il III secolo a.C., attribuibili alla civiltà Daunia, che in epoca pre-romana occupava gran parte dell’attuale Puglia e parte della Basilicata.
