martedì, Marzo 25, 2025
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Orrore tra le mura domestiche: una massacrata di botte, l’altra rinchiusa nel ripostiglio

Una notte segnata dalla violenza domestica tra Giugliano in Campania e Volla, dove i carabinieri sono intervenuti per due distinti episodi di maltrattamenti ai danni di donne che, fino a quel momento, non avevano mai trovato il coraggio di denunciare.

GIUGLIANO: LITE DIVENTA AGGRESSIONE – A Varcaturo, frazione di Giugliano in Campania, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti in un’abitazione dopo una segnalazione al 112 per una lite familiare. All’arrivo dei militari, la situazione è apparsa subito chiara: una 46enne mostrava evidenti segni di percosse sul volto. Poco prima, il convivente 48enne, durante un acceso litigio, aveva prima lanciato una vaschetta di gelato sul volto della donna e poi l’aveva colpita con schiaffi e pugni. Le grida disperate della vittima avevano allertato i vicini, che hanno chiamato i carabinieri. La donna ha raccontato agli investigatori che da circa un anno subiva violenze e umiliazioni, mai denunciate per paura di ritorsioni. Dopo l’intervento del personale del 118, è stata trasferita in una struttura protetta, dove potrà ricevere il supporto necessario. Il 48enne è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

VOLLA, CHIUSA A CHIAVE NEL RIPOSTIGLIO – Quasi contemporaneamente, un altro episodio di violenza si consumava a Volla, dove una 34enne ha trovato la forza di chiedere aiuto chiamando il 112. Dopo un litigio con il compagno, la donna era stata colpita con due schiaffi, poi sollevata di peso e rinchiusa a chiave nel ripostiglio. L’uomo, un 30enne già noto alle forze dell’ordine, voleva “dare una lezione” alla compagna, privandola della libertà. la vittima aveva il cellulare in tasca ed è riuscita a contattare i carabinieri, che sono arrivati immediatamente sul posto. Gli agenti hanno liberato la donna e ricostruito la vicenda, procedendo all’arresto dell’uomo con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Trasportata all’ospedale Maresca, alla 34enne sono stati diagnosticati traumi contusivi alla regione orbitaria e lombosacrale, oltre a uno stato ansioso reattivo. Anche in questo caso, non risultano denunce pregresse da parte della vittima.

DUE STORIE, STESSO EPILOGO – Due luoghi diversi, distanti chilometri tra loro, ma con un tragico filo conduttore: due donne picchiate, umiliate e private della propria libertà, che fino a quel momento non avevano mai denunciato. Due storie che confermano come il fenomeno della violenza domestica sia ancora troppo spesso taciuto, mentre le vittime restano intrappolate in un clima di paura e sopraffazione.

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