venerdì, Marzo 21, 2025
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Maxi frode fiscale con società “serbatoio”: sequestrati 16 milioni di euro

Una complessa operazione della Guardia di Finanza, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 16.717.173 euro. Cinque persone, tra cui rappresentanti di società, sono indagate per reati legati all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Le indagini hanno svelato un sistema fraudolento basato su contratti di appalto fittizi. Attraverso una rete di società “serbatoio” e una società “intermediaria”, centinaia di dipendenti venivano formalmente assunti da aziende prive di reale operatività, ma impiegati presso una società committente che ne organizzava il lavoro tramite un software dedicato. Questo meccanismo consentiva di evadere Iva e contributi, abbattendo illegalmente i costi di gestione.

Le società coinvolte, costituite nello stesso giorno e assistite dallo stesso professionista, presentavano caratteristiche tipiche delle cosiddette “cartiere”: omesso versamento di Iva e contributi Irpef, la mancata presentazione di bilanci e dichiarazioni fiscali con rappresentanti legali nullatenenti e senza esperienze pregresse. Durante le indagini, la società committente ha regolarizzato le proprie pendenze fiscali per gli anni 2018-2021, versando oltre 10 milioni di euro. Tuttavia, il sequestro ha riguardato le somme residue, pari a 6.454.368 euro, dovute dagli altri soggetti coinvolti. La Procura ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate per contrastare fenomeni di questo tipo.

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