mercoledì, Marzo 19, 2025
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Lavoro e inclusione: senza banca dati, i disabili restano in attesa

Ancora difficoltà per le persone con disabilità in cerca di lavoro. Ad oggi, non esiste una banca dati nazionale che consenta di conoscere il numero esatto degli iscritti al Collocamento Disabili, rendendo il processo di inserimento nel mondo del lavoro ancora più complesso. Attualmente, chi è affetto da disabilità deve affidarsi al sistema pubblico disciplinato dalla legge 68/99, che promuove l’inserimento professionale di: persone con invalidità superiore al 45% certificata dalle Commissioni mediche; invalidi del lavoro con invalidità superiore al 33% (Inail); persone non vedenti e sordomute e invalidi di guerra, civili di guerra e per servizio con minorazioni classificate dalla prima all’ottava categoria.

COME ISCRIVERSI AL COLLOCAMENTO DISABILI – L’iscrizione non è obbligatoria, ma chi intende aderire deve rivolgersi agli uffici competenti della propria Provincia di residenza. Dopo la registrazione, il Comitato Tecnico – composto da medici e specialisti – valuterà il potenziale lavorativo del candidato e indicherà le modalità di inserimento nel mondo del lavoro. Per iscriversi al collocamento mirato sono necessari alcuni requisiti: aver compiuto 16 anni, essere disoccupati o inoccupati, presentare il verbale di invalidità e ornire un documento d’identità e codice fiscale. Dopo la registrazione, si viene inseriti in una graduatoria aggiornata periodicamente in base alle disposizioni regionali.

LA NUOVA PIATTAFORMA – Accanto al sistema pubblico, stanno nascendo anche alternative per facilitare l’accesso al lavoro. Una nuova piattaforma online, completamente gratuita, è stata progettata per mettere in contatto direttamente le persone con disabilità e le aziende italiane, offrendo un canale innovativo per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. (Amda)

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