Un’operazione ad ampio raggio condotta dalla Guardia di Finanza ha smantellato una complessa organizzazione criminale specializzata nella creazione e commercializzazione di crediti d’imposta fittizi. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, ha portato a 13 misure cautelari per altrettante persone accusate di associazione a delinquere, indebita compensazione d’imposta e riciclaggio. Secondo gli inquirenti, il sodalizio avrebbe sfruttato le agevolazioni fiscali legate ai cosiddetti “bonus facciata”, simulando lavori di ristrutturazione mai eseguiti. Utilizzando una rete di società intestate a prestanomi, con sedi legali sparse in tutta Italia, gli indagati avrebbero generato crediti fittizi per oltre 30 milioni di euro tra il 2021 e il 2022. Attraverso un’articolata catena di cessioni, questi crediti venivano trasferiti per eludere i controlli degli uffici fiscali e finivano nel “cassetto fiscale” di una società riconducibile al presunto capo dell’organizzazione, un residente di Avellino.
La Guardia di Finanza ha anche scoperto che una parte dei proventi illeciti veniva reinvestita in una società calcistica toscana di Serie D, gestita dallo stesso capo dell’organizzazione. Inoltre, i sospetti si estendono ad altre attività illecite, tra cui la fruizione indebita di crediti d’imposta legati al programma Ace (Aiuto alla Crescita Economica). L’operazione di oggi segue il sequestro preventivo effettuato nel dicembre 2022, che aveva già bloccato crediti e risorse patrimoniali riconducibili ai sospettati. Le misure cautelari emesse includono: 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 2 arresti domiciliari, 8 interdizioni temporanee dall’esercizio di attività imprenditoriali e direttive e una sospensione per un anno dall’esercizio della professione di commercialista.
L’indagine è stata avviata nel luglio 2022, grazie alla segnalazione congiunta della Guardia di Finanza e della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Avellino, basata su un protocollo investigativo istituito nel gennaio dello stesso anno. Questa collaborazione ha permesso di contrastare efficacemente un sistema che avrebbe potuto drenare ingenti risorse pubbliche destinate a famiglie e imprese. Il Procuratore della Repubblica, Domenico Airoma, ha elogiato il lavoro sinergico svolto dalle forze in campo, sottolineando l’importanza di tali operazioni per garantire la tutela delle finanze pubbliche e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.