giovedì, Marzo 13, 2025
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Amministrative 2025 e Referendum, decise le date per l’election day

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulle elezioni, introducendo la possibilità di votare in due giorni consecutivi: domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Questa novità entrerà in vigore già dalla prossima tornata di elezioni amministrative. Il primo turno delle Comunali si terrà il 25 e 26 maggio, mentre l’election day, che accorperà i ballottaggi e i referendum, è previsto per l’8 e 9 giugno.

AL VOTO 461 COMUNI ITALIANI – Saranno 461 i Comuni al voto su un totale di 7.896, pari al 5,8%. Tra questi, nove capoluoghi di provincia, di cui due sono anche capoluoghi di regione: Genova e Aosta. Al voto anche Trento e Bolzano, capoluoghi delle rispettive province autonome, oltre a Matera, Nuoro, Pordenone, Ravenna e Taranto. In Campania sono 15 i comuni che andranno al voto tra cui Nola e Marigliano sciolti dopo le dimissioni dei consiglieri comunali.

I CINQUE REFERENDUM – L’8 e 9 giugno gli elettori saranno chiamati ad esprimersi su cinque referendum, che spaziano dalla cittadinanza ai contratti di lavoro. Uno dei quesiti, promosso da +Europa e Radicali, punta a ridurre da 10 a 5 anni il periodo minimo di soggiorno legale richiesto per ottenere la cittadinanza italiana per cittadini stranieri ed extracomunitari. Gli altri quattro quesiti, promossi dalla Cgil, riguardano modifiche al Jobs Act e alle normative sul lavoro. I temi trattati sono: licenziamenti illegittimi, indennità per le piccole imprese, contratti a termine e  la responsabilità negli appalti sugli infortuni sul lavoro.

APPROVATO DDL MERITO E NUOVE MISURE FISCALI – Oltre al decreto elezioni, il governo ha dato il via libera al disegno di legge Merito, presentato dal ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. Tra le misure previste, spicca la possibilità per un dirigente di proporre un proprio collaboratore per la nomina a dirigente, senza concorso pubblico. Sul fronte economico, il Cdm ha approvato anche tre decreti legislativi in materia fiscale, che prevedono: modifiche al concordato preventivo biennale, con lo stop per i regimi forfettari e il rinvio al 30 settembre per l’adesione; revisione delle accise, con un graduale riequilibrio tra gasolio e benzina nei prossimi cinque anni e nuove disposizioni su riscossione e versamenti fiscali.

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