venerdì, Febbraio 28, 2025
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Napoli, comunità greca in piazza per chiedere giustizia su vittime tragedia di Tempe

A due anni dal disastro ferroviario di Tempe, in Grecia, la comunità greca di Napoli si riunirà domani in largo Berlinguer per una manifestazione di protesta, chiedendo giustizia per le 57 vittime dell’incidente. La mobilitazione, già avvenuta in oltre 100 città greche, arriva ora anche nel capoluogo partenopeo, dove la diaspora ellenica farà sentire la propria voce.

LA TRAGEDIA NEL 2023 – Era il 28 febbraio 2023 quando un treno passeggeri e un treno merci si scontrarono frontalmente lungo la tratta Atene-Salonicco, all’altezza di Tempe. Il bilancio fu drammatico: 57 morti, un disperso e 180 feriti gravi, uno dei più gravi avvenuti in Grecia. Ma dietro l’incidente, secondo i manifestanti, non ci sarebbe stato un errore umano, bensì gravi negligenze e omissioni da parte delle autorità. Secondo i manifestanti, la tragedia poteva essere evitata se fosse stato completato il sistema di segnalamento e controllo remoto finanziato dall’Unione Europea, previsto già dal 2014 (convenzione 717/2014). Un dettaglio agghiacciante della vicenda è emerso da un’audio-registrazione diffusa dai media greci, in cui si sentono alcune vittime dire “Non ho ossigeno”. Secondo alcune fonti, molti passeggeri non sarebbero morti nello scontro, ma a causa dell’incendio scoppiato nel convoglio, forse per la presenza di un carico chimico illegale trasportato dal treno merci.

LE ACCUSE DEI MANIFESTANTI – I manifestanti puntano il dito contro diversi livelli di responsabilità: Il governo greco, accusato di non aver attuato le misure di sicurezza ferroviaria previste dalle normative europee e Le aziende coinvolte nella gestione delle ferrovie, tra cui l’Ose  (Ente delle Ferrovie Elleniche), la Ergose (che si occupa dello sviluppo infrastrutturale) e la Hellenic Train, ex Trainose, venduta nel 2017 al Gruppo FS Italiane e ora controllata da Trenitalia. Secondo i manifestanti, il disastro di Tempe non è stato un incidente, ma un crimine causato da corruzione, negligenza e indifferenza. Per questo motivo, la comunità greca chiede giustizia fino alla fine e non intende fermarsi fino a quando i responsabili non saranno puniti.

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