martedì, Gennaio 7, 2025
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Nola, stop ai lavori in piazza d’Armi: interdittiva antimafia blocca cantiere

Sembrava tutto in linea con i piani, ma il cantiere di piazza d’Armi, avviato nell’aprile 2024, si è fermato improvvisamente. La ditta incaricata per il primo lotto dei lavori è stata colpita da un’interdittiva antimafia, bloccando un progetto cruciale per la valorizzazione di un’area simbolica e strategica per la città di Nola. Con un investimento complessivo di 15 milioni di euro – di cui 5,5 milioni provenienti dal Pnrr e il resto da fondi comunali – Piazza d’Armi era destinata a diventare la “piazza della memoria”. Un luogo emblematico non solo per il suo legame con la Festa dei Gigli e con la figura di Giordano Bruno, ma anche come teatro di eventi storici, tra cui l’eccidio dell’11 settembre 1943, quando undici ufficiali italiani furono trucidati dai tedeschi. I problemi erano iniziati con l’incendio di un escavatore nel cantiere, un episodio che aveva già destato preoccupazione. Ora, con l’interdittiva antimafia, la situazione si complica ulteriormente. La ditta coinvolta ha presentato ricorso e potrebbe richiedere una sospensiva o la nomina di un commissario per proseguire i lavori. In caso contrario, si procederebbe allo scorrimento della graduatoria delle aziende partecipanti alla gara d’appalto. La durata iniziale dei lavori era stata stimata in tre anni, ma ora i ritardi sembrano inevitabili. Piazza d’Armi, in passato fondamentale per il parcheggio e il mercato settimanale, ha lasciato un vuoto logistico ed economico nella città. Il mercato, temporaneamente trasferito nel parcheggio di Vulcano Buono, attende ancora una collocazione definitiva. La realizzazione del progetto rappresenta un’attesa lunga più di 50 anni, costellata da ostacoli burocratici, come il trasferimento della proprietà dal demanio al comune, e tensioni sociali legate allo sgombero di attività abusive presenti nell’area. Mentre i lavori restano sospesi, cresce la polemica e lo scoramento per un ulteriore ritardo che allontana ancora una volta l’obiettivo di trasformare piazza d’Armi nella porta d’ingresso che Nola attende da decenni.

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