venerdì, Gennaio 10, 2025
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Influenza, aumentano i casi nella prima settimana del 2025

Nella prima settimana del 2025, dal 30 dicembre al 5 gennaio, i casi di sindrome similinfluenzale hanno registrato un incremento rispetto ai giorni precedenti, superando la lieve flessione osservata durante le festività natalizie. L’incidenza ha raggiunto 11,3 casi ogni mille assistiti, in aumento rispetto al 9,9 della settimana precedente. È quanto emerge dall’ultimo bollettino della sorveglianza epidemiologica RespiVirNet, coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con il ministero della Salute.

I NUMERI – I casi stimati nella prima settimana dell’anno, considerando l’intera popolazione italiana, ammontano a circa 667.000, portando il totale dall’inizio della sorveglianza a circa 5.851.000. L’incidenza resta più alta tra i bambini sotto i cinque anni, con 21,4 casi ogni mille assistiti, sebbene leggermente inferiore rispetto alla settimana precedente (21,7). Per le altre fasce di età, i valori sono i seguenti: dai 5-14 anni: 10,01 casi ogni mille assistiti; dai 15-64 anni: 11,97 casi; 65 anni e oltre: 8,09 casi. Pur in aumento, il livello d’incidenza generale rimane inferiore rispetto a quello osservato nello stesso periodo della scorsa stagione, quando la curva epidemica aveva già iniziato a scendere.

LE REGIONI PIU’ COLPITE – Le regioni più colpite sono la Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Al contrario, Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica. Nonostante l’incremento della circolazione dei virus influenzali, il bollettino sottolinea che una parte significativa dei casi di sindrome similinfluenzale è attribuibile ad altri virus respiratori. Gli esperti ribadiscono l’importanza di misure preventive, come il vaccino antinfluenzale e il rispetto delle norme igienico-sanitarie, soprattutto nelle regioni con maggiori incidenze e tra le fasce più vulnerabili della popolazione.

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