CICCIANO (ennelle) – Colpo di scena nel concorso pubblico per l’assunzione di un funzionario di Polizia Locale a tempo pieno e indeterminato nel Comune di Cicciano. Il responsabile unico del procedimento Paolino De Sena ha ufficialmente (con la determina numero 48 del 30 gennaio) annullato i verbali redatti dalla Commissione giudicatrice, determinando di fatto l’invalidità della prova scritta. La decisione arriva a seguito di una contestazione sollevata da un candidato e delle successive osservazioni formulate dall’Ispettorato per la Funzione Pubblica, che ha evidenziato presunte irregolarità nella gestione della selezione.
LE TAPPE – Il concorso era stato indetto con determinazione n. 565 del 13 giugno 2024, con l’obiettivo di reclutare un Funzionario di Polizia Locale nell’area funzionari – EQ, secondo il vigente Ccnl. Il bando prevedeva un iter selettivo articolato in diverse fasi: 1 ottobre 2024: insediamento della commissione giudicatrice; 22 ottobre 2024: svolgimento della prova preselettiva; 19 novembre 2024: prova scritta; 25 e 29 novembre 2024: correzione degli elaborati e valutazione dei titoli; 10 dicembre 2024: prova orale; 15 gennaio 2025: redazione della graduatoria finale. Apparentemente, tutto sembrava procedere secondo le tempistiche previste, fino a quando un candidato non ha presentato una formale contestazione sulle modalità di svolgimento della prova scritta.
LA CONTESTAZIONE E L’ISPETTORATO – Il 2 dicembre 2024, un partecipante al concorso ha inviato un’istanza al protocollo generale del Comune di Cicciano (n. 12405/2024), con cui diffidava l’amministrazione dall’approvare l’esito della prova scritta, sostenendo che fosse stata svolta in modalità difforme rispetto a quanto previsto dal bando. In particolare, il candidato ha contestato che gli elaborati siano stati redatti manualmente su carta, mentre il bando indicava espressamente che la prova dovesse essere svolta in modalità digitale, utilizzando strumentazione fornita dall’ente. La segnalazione è stata inoltrata anche all’Ispettorato per la Funzione Pubblica, che il 9 dicembre 2024 ha chiesto chiarimenti al Comune (nota 5453/2024 – ID 117754).
IL RISCONTRO DEL COMUNE E L’ISPETTORATO RISPONDE – Il 27 dicembre 2024, il segretario generale del Comune di Cicciano, nonché presidente della commissione di concorso, ha risposto sia al candidato che all’Ispettorato, affermando che: Il bando non imponeva l’uso esclusivo della modalità digitale, lasciando discrezionalità all’amministrazione sulle modalità di svolgimento della prova scritta. Le modalità adottate non hanno impedito ai candidati di esprimere al meglio le loro competenze. La contestazione sarebbe basata su un’interpretazione errata dell’articolo 8 del bando. Tuttavia, con una nuova nota del 22 gennaio 2025, l’Ispettorato per la Funzione Pubblica ha dichiarato di non condividere le argomentazioni fornite dal Comune, ritenendo che la prova scritta si sia svolta in violazione delle disposizioni del bando.
L’ANNULLAMENTO – A fronte di tali rilievi, il responsabile unico del procedimento ha ritenuto di non poter approvare i verbali della commissione, annullando di fatto l’esito della prova scritta. Con la determinazione adottata, il Rup ha disposto: L’annullamento della prova scritta, per non conformità alle disposizioni del bando; la trasmissione degli atti al Responsabile del Settore Personale, affinché vengano assunti i provvedimenti necessari per invalidare le fasi concorsuali viziate; l’invio della determinazione al presidente della commissione di concorso, al sindaco di Cicciano e all’Ispettorato per la Funzione Pubblica. Ora l’amministrazione comunale dovrà decidere come procedere: si prospetta una ripetizione della prova scritta, da effettuarsi con modalità conformi a quanto previsto nel bando, oppure un eventuale annullamento dell’intero concorso. Nel frattempo, i candidati che ritengano di aver subito un danno potranno presentare ricorso al Tar entro 60 giorni oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.