Un 2024 segnato da un peggioramento nella qualità dell’aria in Campania, con otto città che non hanno rispettato il limite previsto per il PM10: 35 giorni annui con una concentrazione media giornaliera inferiore a 50 microgrammi per metro cubo. Secondo il report di Legambiente Campania, l’anno appena trascorso ha visto un aumento rispetto al 2023, quando erano sette le città “fuorilegge”.
I NUMERI – Acerra guida la classifica negativa con 85 giorni di sforamenti nella centralina della zona industriale, a cui si sommano i 53 giorni registrati dalla centralina della Scuola Caporale. Seguono San Vitaliano (57 giorni), Napoli (56 giorni), Volla (48 giorni), Pomigliano e Teverola (44 giorni ciascuna), Maddaloni (43 giorni) e Aversa (40 giorni). Rispetto al 2023, emergono le new entry di Pomigliano e Maddaloni, che registrano peggioramenti significativi.
L’IMPATTO DEI BOTTI – A peggiorare il quadro, il consueto uso dei botti di Capodanno. Secondo Arpa Campania, la rete regionale di monitoraggio con oltre 40 centraline ha rilevato un “significativo impatto” sulla qualità dell’aria negli ultimi giorni del 2024 e nei primi del 2025. Tra il 29 dicembre e il primo gennaio, le concentrazioni di PM10 hanno registrato picchi preoccupanti, con superamenti diffusi nell’agglomerato Napoli-Caserta e una quasi totale saturazione della rete di monitoraggio il 31 dicembre e il primo gennaio. Le condizioni meteorologiche stabili, con un campo di alta pressione, hanno favorito il ristagno degli inquinanti, amplificando l’effetto dei botti.
LA LOTTA ALLO SMOG – Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania, ha dichiarato: “L’obiettivo di garantire aria pulita nei centri urbani campani rimane un miraggio. Le fonti di inquinamento sono note e le soluzioni esistono, ma scontiamo ritardi ingiustificati nell’attuazione di misure strutturali. Serve un cambiamento radicale, con interventi che coinvolgano tutte le principali fonti di smog: riscaldamento, industria, agricoltura, mobilità. Bisogna investire seriamente nel trasporto pubblico e nella transizione ecologica”.
LA SITUAZIONE – Il 2024 evidenzia una situazione critica per la qualità dell’aria in Campania. Le concentrazioni di polveri sottili continuano a superare i limiti, complice anche l’assenza di azioni incisive e coordinate per ridurre le emissioni. I dati richiamano l’urgenza di interventi integrati per tutelare la salute pubblica e l’ambiente.