Gli zii della bambina di 4 anni, deceduta nella notte tra venerdì e sabato a Tufino sono stati iscritti nel registro degli indagati. Secondo quanto emerge, si tratta di un atto dovuto per consentire lo svolgimento delle indagini e gli accertamenti in corso. L’ipotesi di reato avanzata dalla Procura di Nola è di maltrattamenti e omicidio colposo. Dalle prime ricostruzioni, sul corpo della piccola sono stati riscontrati segni di malnutrizione, lividi, condizioni igieniche inadeguate e un’ustione su un gluteo, che la zia ha attribuito a un contatto con una stufa avvenuto giorni prima. L’autopsia sarà determinante per chiarire le cause del decesso, mentre la data dei funerali sarà stabilita a breve.
IL CONTESTO FAMILIARE – La bimba viveva da alcuni mesi nella casa degli zii, una cugina del padre e il suo compagno, dopo che il genitore l’aveva affidata loro. Una situazione familiare complessa: i genitori della piccola si erano separati e le procedure per l’affidamento erano in corso, con un’udienza fissata per marzo 2025. La madre, seguita dagli avvocati Benito Palmieri e Luigi Grillo, aveva già richiesto che la figlia venisse affidata a lei o alla nonna materna. La casa di via Roma, dove si è consumata la tragedia, è stata sequestrata per ulteriori verifiche.
LA TRAGICA NOTTE – Nella tragica notte, due chiamate al 118 hanno riferito versioni discordanti. Nella prima, un uomo ha dichiarato che la bambina aveva bevuto qualcosa e perso i sensi; nella seconda, una donna ha raccontato di una caduta dalla scala a chiocciola dell’abitazione. Tuttavia, all’arrivo dei sanitari, la bambina era già priva di vita e lo zio non era presente in casa. Le condizioni del corpo hanno immediatamente destato sospetti: oltre alla malnutrizione e all’ustione, la piccola presentava lividi su diverse parti del corpo. Tali dettagli hanno portato i medici ad allertare i carabinieri, avviando così le indagini.