La giornata nazionale dell’Albero, istituita in Italia nel 1898, celebra l’importanza di alberi e boschi per l’ecosistema. Fissata ufficialmente al 21 novembre nel 1951 dal Ministero dell’Agricoltura, questa giornata ha assunto un significato ancora più profondo grazie alla legge 113 del 1992, che obbliga i comuni a piantare un albero per ogni nuovo nato, e alla legge 10 del 2013, che ha istituito formalmente la “Giornata Nazionale degli Alberi” per promuovere comportamenti sostenibili e la conservazione della biodiversità.
Il progetto “Un Albero per il Futuro”, realizzato in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e l’Arma dei Carabinieri, mira a coinvolgere le scuole italiane attraverso la donazione di circa 20.000 piantine. Solo in Campania, i carabinieri forestali hanno piantato 450 piante autoctone, fornite dal raggruppamento carabinieri per la Biodiversità, promuovendo un impegno concreto per il recupero degli spazi verdi. Le piante messe a dimora vengono geolocalizzate sul sito www.unalberoperilfuturo.it, che calcola in tempo reale il quantitativo di CO2 assorbito da ciascun albero.
Tra le iniziative promosse dai carabinieri forestali, spiccano attività di educazione ambientale e sensibilizzazione sul “verde urbano”, finalizzate a recuperare aree degradate e promuovere il rispetto per gli spazi comuni. In particolare, il progetto coinvolge gli studenti in esperienze pratiche, come la piantumazione di alberi autoctoni, per rafforzare il legame tra giovani e ambiente. Durante una manifestazione in Campania, gli alunni dell’istituto comprensivo 72° Palasciano di Pianura, accompagnati dai docenti, hanno collaborato con le autorità civili e militari alla piantumazione di specie arboree, sottolineando l’importanza dell’educazione ambientale nelle scuole.
All’interno del progetto, un’iniziativa speciale riguarda la duplicazione delle gemme del Ficus Magnolia, conosciuto come “Albero di Falcone”, che si trova all’ingresso della casa del magistrato Giovanni Falcone. Questo albero è diventato simbolo di riscatto civile e lotta contro le mafie, rappresentando l’impegno per la legalità e la giustizia. L’obiettivo del progetto è la creazione di un “bosco diffuso” su scala nazionale, formato da alberi autoctoni, come segno tangibile di un impegno collettivo per il benessere della comunità e un gesto di speranza per le future generazioni. Questa iniziativa rafforza il messaggio che la tutela dell’ambiente è una responsabilità condivisa, unendo legalità, sostenibilità e coesione sociale in un unico grande abbraccio verde.