Il caos quotidiano sulle linee della Circumvesuviana gestite da Eav registrano una nuova puntata. Anche ieri sera i passeggeri hanno dovuto abbandonare il treno sulla linea Sorrento-Napoli nei pressi di Pompei (nella foto). E stamattina arriva la dura presa di posizione dei comitati dei pendolari rappresentati da Enzo Ciniglio portavoce comitato pendolari No al Taglio dei treni della Circumvesuviana, Salvatore Ferraro portavoce comitato pendolari Circumvesuviana-Eav, Salvatore Alaia Presidente del Comitato Civico E(A)Vitiamolo di Sperone e Marcello Fabbrocini presidente Comitato Civico di Ottaviano Cifariello. “Noi non ci stiamo. Ogni giorno viaggiare sulle linee vesuviane è uno stillicidio, tra soppressioni, ritardi e avarie, la giornata del pendolare è un vero calvario. Occorre dotarsi di scarpe comode quando si viaggia in circumvesuviana perchè la possibilità di una camminata su i binari ha una frequenza quasi giornaliera. Eav, senza mai accogliere le nostre richieste, ci ha invitati per domani pomeriggio a un incontro senza comunicare l’ ordine del giorno, ma noi non ci saremo. Siamo stanchi di essere presi in giro, le nostre richieste le abbiamo presentate più volte, rese ufficiali nell’ultima riunione in prefettura: a) declassamento direttissimi sulla linea di Sorrento e implementazione delle corse; b) corse dirette sulla linea Napoli-Baiano senza cambio treno a San Giorgio; c) rimodulazione percorso e modalità di partenza bus navetta Volla-Centro Direzionale; d) riapertura fermata Parco Piemonte; e) aumento numero di stazioni presenziate”. “Ai sindaci invitati agli incontri in Eav – sottolineano nella nota – consigliamo di recarsi in treno in modo da poter vivere l’esperienza emozionale del viaggio in Circumvesuviana. Tutto ciò che sta accadendo è frutto di una cattiva gestione delle linee vesuviane da noi più volte denunciata. Nonostante miliardi di euro di risorse a disposizioni il management attuale è riuscito a peggiorare le cose, la continua precarietà del servizio ha fatto rinunciare migliaia di cittadini a prendere il treno e preferire il mezzo privato o bus alternativi con aggravio sul traffico cittadino. La Circumvesuviana non c’è più, non ci sono i treni, manca la ferrovia. Non possiamo sederci al tavolo con chi non ha mai dato ascolto alle nostre richieste e con arroganza ha continuato in scelte da noi non condivise sostenendo che nessuna raccolta firma o manifestazione avrebbe fatto cambiare idea. La nostra assenza è una denuncia in difesa della dignità e dei diritti dei pendolari”.