venerdì, Ottobre 4, 2024
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Cicciano, Laboratorio Civico boccia preliminare Puc: “Opaco e frettoloso”

CICCIANO (nl) – “Laboratorio Civico” demolisce il preliminare del Puc del Comune di Cicciano. Per l’associazione il Piano Urbanistico Comunale contiene “errori, incongruenze ed opacità ed è poco rispettoso delle esigenze di Cicciano”. Secondo il documento inviato all’ente di corso Garibaldi all’inizio del mese di agosto “le informazioni economiche ed i dati risultano poco chiari e obsoleti e il Prg (Piano regolatore generale) pubblicato sul sito del Comune parrebbe non essere quello effettivamente vigente” e “abbiamo fatto anche proposte che potrebbero migliorare la vita del nostro paese e che riguardano i problemi della viabilità, del consumo di suolo, dei cambiamenti climatici, della salute, dello sviluppo economico sostenibile in generale, temi essenziali per raccogliere le sfide che ci attendono” scrivono i rappresentati di “Laboratorio Civico per Cicciano”. “Abbiamo voluto studiare ed approfondire le “carte” e lo abbiamo fatto nelle serate estive (la data di scadenza fissata era il 10 agosto), analizzando relazioni e documenti che avrebbero, però, meritato tempi più distesi ed una partecipazione più ampia, che di certo non potevano essere garantiti nei periodi di vacanze. L’abbiamo fatto per dare un contributo alla nostra comunità e ribadire il nostro impegno a difesa del territorio. Abbiamo poi sintetizzato considerazioni e proposte in un documento inviato all’amministrazione ed ai consiglieri comunali il 9 agosto, che, ad oggi, è ancora lettera morta. Tanta fretta e poi il silenzio. Ciò che è emerso meriterebbe un approfondimento da parte dell’amministrazione”.

IL “DUBBIO” SULLA TAVOLA PUBBLICATA – Si comincia subito con una perplessità non da poco: “La tavola pubblicata sul sito del Comune relativa al vigente Piano Regolatore non sembra essere quella del Piano effettivamente vigente”. C’è anche “scarsa chiarezza ed obsolescenza dei dati economici indicati nella relazione illustrativa. Vi è una tabella da cui risultano presenti, nell’anno 2000, 484 aziende nel settore dell’agricoltura, mentre sul sito Istat risulta che a Cicciano, nel 2020, sono presenti 56 aziende operanti nel settore (fonte: Censimento Agricoltura 2020)”. Una differenza abissale. Il documento dell’associazione continua nella impietosa analisi: “Assenza di tabelle sulla situazione aggiornata alla data del presente preliminare degli alloggi e vani esistenti, e scarsa chiarezza sulla stima delle nuove abitazioni basata sui Pdc approvati (il dato è fermo ad agosto 2020) e sul fabbisogno programmato di alloggi per i prossimi anni. Lo stesso dicasi per la valutazione degli Standard Urbanistici”.

IL CENTRO STORICO  E LA TUTELA DEL PATRIMONIO – Ci sono imprecisioni nella mappatura del centro storico: non vengono evidenziati i giardini storici, esempio Villa Nucci, i cortili più importanti tra cui, senza motivo, è stato escluso quello noto come “Case e ‘ncoppe” e sono escluse anche diverse masserie in particolare quella del Serraglio ampiamente studiata e documentata. Pertanto, non risultano chiari quali saranno gli strumenti di tutela e rispetto del nostro patrimonio che presenta forti elementi di fragilità.  Secondo “Laboratorio Civico” non sono menzionate azioni di recupero e riciclo dell’acqua piovana che non possono essere rimesse solo all’iniziativa privata bensì devono diventare una priorità per non trovarci impreparati alle previsioni di siccità che ci attendono. Allo stesso modo non vengono menzionate azioni per la produzione di energia elettrica, individuando anche zone dedicate, al fine di diventare una comunità energetica sostenibile. Non vengono date indicazioni o previste aree a verde da integrare nel contesto residenziale e soprattutto nel centro storico.

LA “CEMENTIFICAZIONE” – “Dal 2009 al 2023 i ciccianesi hanno assistito ad una poderosa opera di cementificazione del territorio in zona ex B2. Molte delle opere realizzate sembrerebbero prive dei servizi necessari ed obbligatori, ad esempio parcheggi, ampliamento rete fognaria e idrica, creazione e ampliamento di aree a verde per compensare il nuovo e ulteriore carico urbanistico e, ove previste, sembrerebbero totalmente insufficienti. Non risulta chiaro – si osserva – se gli indici in questi anni sono stati rispettati e, qualora non lo fossero stati, non si evince quali strategie compensative questa Amministrazione intende adottare nel Puc. Nel Prg attualmente vigente è previsto l’ampliamento del primo tratto di via Marconi, ma nel preliminare di Puc risulta, per una parte, già acquisito al patrimonio comunale (anche se nella realtà non è così), senza poi irragionevolmente riallacciarsi al secondo tratto di via Marconi, in quanto le ultime particelle sono escluse da questo ampliamento. Gli ampliamenti di alcune strade, previsti nel Prg vigente, non risulterebbero, nel preliminare di Puc, più obiettivi strategici per migliorare la viabilità del paese e agevolare un nuovo e più efficiente Put, (piano urbano traffico) pur essendo stati realizzati, a carico dei cittadini, tutti i servizi e sottoservizi propedeutici alla funzione pubblica della nuova strada. Una curiosità scovata nelle carte del Comune: “nella tavola del preliminare al Puc è indicato un percorso di collegamento a Roccamonfina, ma sicuramente si tratta di un refuso volendosi forse scrivere Roccarainola”.

L’AREA DELL’EX PASTIFICIO RUSSO – L’area di sedime del vecchio Mulino Russo, nel Prg vigente, era identificata come area F6, verde pubblico attrezzato. Tenuto conto che è stata rilasciata una licenza edilizia a favore di un privato per la realizzazione di molti appartamenti – si sottolinea nel testo – non risulta chiaro nel Puc se quell’area rimarrà F6, ma soprattutto dove sarà collocata quell’area verde prevista nel Prg a servizio dell’intera comunità. La quota gialla del piano (area residenziale) comprende tutta un’area indistinta senza che da essa siano estrapolate scuole, edifici pubblici, aree attrezzate esistenti. L’area gialla sembrerebbe ricadere anche nel vincolo cimiteriale asimmetrico. La Vas (valutazione ambientale strategica) allegata al piano urbanistico comunale non riporta dati ufficiali a fondamento dell’analisi o gli stessi risultano obsoleti rispetto alla situazione reale. La descrizione dello stato dell’Ambiente – si legge nel dettaglio – non tiene conto del consumo e della qualità del suolo; le criticità esistenti sono relazionate in poche righe. Dalla sovrapposizione delle tavole del vigente Prg rispetto alla tavola delle strategie previste nel Preliminare di Puc predisposto dall’amministrazione Corrado e dall’amministrazione Caccavale, sembrerebbe che non vi sia un ampliamento della zona industriale. In realtà, le tavole allegate al piano pubblicato non riportano le attività esistenti, in questo modo si altererebbe il dato dell’estensione dell’area industriale che di fatto sembra aumentare. Tale aumento, se suffragato da effettive “manifestazioni di interesse” da parte di imprenditori, potrebbe essere una reale strategia di sviluppo per il nostro paese e per i nostri giovani. Le relazioni di accompagnamento all’attuale preliminare di Puc e alla Vas non riportano alcuna tabella o dato relativo alle imprese che hanno manifestato interesse alla nostra zona industriale: è evidente che in caso di scarso interesse da parte di imprenditori non sembrerebbe logica l’espansione della stessa. Nella relazione di accompagnamento, la legenda dei colori e quindi delle varie aree indicate non corrispondono sempre a quelle indicate nella tavola delle strategie proposte dal Puc che risulta elaborato anche in assenza della commissione Paesaggistica, che sembrerebbe decaduta da oltre un anno e ancora non nominata dalla nuova amministrazione.

PROPOSTE – Nella parte finale del suo dettagliato documento “Laboratorio Civico” presenta anche alcune proposte: un piano di sviluppo economico operativo, un piano energetico e un piano turistico incentivando il risparmio di suolo, promuovendo attività agricole ad “impatto 0” e orti sociali con la partecipazione di scuole e anziani. Percorsi pedonali per studenti e piste ciclabili anche nel centro urbano con trasporto pubblico, verde comunale con tratta stazione ferroviaria-istituti scolastici. Lo stesso servizio – durante la giornata potrebbe coprire tratte Periferie-Centro, a costi accessibili che persuadano dall’utilizzo dell’auto. Tra le idee l’attuazione di un Put che riesca a decongestionare il traffico nella piazza principale nelle ore di punta; l’ampliamento e adeguamento dell’isola ecologica come luogo di educazione ambientale attraverso aree predisposte alla vendita periodica di usato, raccolta dati permanente dei risultati della raccolta differenziata, eventi per promuovere l’importanza della raccolta differenziata, informazioni corrette sulla destinazione dei rifiuti e il loro riciclo. Senza dimenticare la concreta attuazione del Peba per le persone con disabilità sensoriali/fisiche e intellettive. Non ultimo anche la nascita di un Polo Fieristico (di respiro intercomunale), per la rigenerazione dell’Agricoltura, dove esprimere al meglio la vocazione del nostro territorio e spingere le giovani generazioni a cancellare i pregiudizi sul lavoro agricolo con abbandono dei terreni di proprietà e uso indiscriminato di suolo fertile.

Laboratorio Civico “ha provato a dare un contributo al dibattito sul Puc, libero da condizionamenti e interessi, sperando che nella fase di approvazione possano essere superate le importanti criticità segnalate e consentire una partecipazione più trasparente ed efficace dei cittadini alle proposte operative. Partecipazione sicuramente strangolata dai tempi stabiliti dall’amministrazione per la consegna delle proposte al Puc (10 agosto) e che meriterebbe un più congruo tempo di riflessione, di studio e adeguamento dei dati”. “Il Puc è un atto fondamentale per la vita ed il progresso di una comunità, per questo ha bisogno di studio, di approfondimento e, soprattutto, di una visione del paese” scrivono nel messaggio lanciato sui social dove è stato allegato anche il documento integrale. “Il Puc rappresenta l’elemento qualificante di un’amministrazione lungimirante, un mezzo per garantire la crescita e l’ammodernamento del paese. Non può e non deve essere uno strumento di “gestione del potere”.

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