Paura e preoccupazione nell’area flegrea a causa di frana si è verificata stamattina a Monte di Procida, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 2,6 avvenuta a mezzogiorno nei Campi Flegrei. La frana è finita in mare ed è stata osservata dai bagnanti sulla spiaggia di Monte di Procida. Bagnanti che hanno vissuto con spavento i momenti della frana dalla collina al mare. Alcuni hanno ripreso la scena, che in breve è diventata virale sui social.
LE PAROLE DEL SINDACO DI BACOLI – Sull’episodio, la testimonianza di Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli: “Il crollo è avvenuto nel mare di Marina Torrefumo, tra Bacoli e Monte di Procida, un’area che è chiusa da anni al percorso pedonale e alla balneazione. Chiederemo ora al governo la messa in sicurezza dei costoni che sono continuamente sollecitati dalle scosse del bradisismo”. “La frana – spiega Della Ragione – è stata di pietrisco e noi l’abbiamo vista dal mare, perché ero a bordo di una barca della capitaneria per dei controlli che stiamo effettuando in mare, dove spesso c’è l’epicentro del bradisismo. I costoni ormai vivono il bradisismo con scosse continue e sono già franosi di natura, quindi ci sono criticità da affrontare. Chiederemo ora un intervento per picconarli, e poi la messa in sicurezze per i costoni, in particolare anche per evitare che eventuali frane coprano la Città Sommersa di Baia”.
“NESSUN CORRELAZIONE COL BRADISISMO” – Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, ha espressamente ritenuto Di poter escludere correlazioni tra l’evento franoso registrato a Miliscola e lo sciame sismico in atto, ritenendo piuttosto che si sia trattato Di un piccolo distacco Di materiali sabbiosi, che erodendosi hanno provocato una massa polverosa alimentata dal vento, come Di frequente accade nella zona (già interdetta e soggetta a rischio frane elevato), come peraltro appurato dai tecnici dell’Ufficio tecnico comunale, immediatamente intervenuti”. E’ quanto si legge in una nota del Comune Di Monte Di Procida nel quale si fa il punto su quanto avvenuto in mattinata. Nei Campi Flegrei si è registrato uno sciame sismico (l’evento Di maggior magnitudo, 2.6, è stato localizzato alle ore 11.59, nella zona degli Astroni-Pisciarelli) e a Monte Di Procida è stato convocato il Centro Operativo Comunale e sono stati avviati controlli con personale tecnico e della Polizia Municipale. Nelle stesse ore si è registrato anche un evento franoso lungo il costone Di Monte Di Procida prospiciente il litorale Di Miliscola. Tale circostanza, nel timore Di correlazioni fra i due episodi, ha portato alla convocazione da parte della Prefettura Di Napoli (in modalità da remoto) Di una riunone del Centro Di Coordinamento dei Soccorsi, durante la quale il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Di Vito ha escluso correlazioni tra la frana e lo sciame sismico. Il sindaco Di Monte Di Procida, Salvatore Scotto Di Santolo, ha tuttavia evidenziato che, pur in mancanza Di correlazione tra i due episodi, sia “quanto mai opportuno portare all’attenzione degli organi preposti la necessità Di accogliere la richiesta Di finanziamento per il consolidamento del costone oggetto della frana, trattandosi oltretutto Di una criticità che coinvolge anche il contiguo territorio del Comune Di Bacoli e non potendosi escludere effetti della sismicità sulla fragilità del costone”: richiesta già formalizzata dall’Ufficio tecnico comunale il 27 ottobre 2023 e confluita in una delibera della Giunta regionale.
“FRANA DI MODESTA ENTITA'” – Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato urgentemente il Centro coordinamento soccorsi presso la Prefettura per una valutazione della situazione dopo la frana che ha interessato il costone roccioso in località Miliscola, nel Comune di Monte di Procida. Dalle prime informazioni, sottolinea la prefettura, si è appreso che “lo smottamento, di modesta entità, si è verificato in un’area ad alto rischio franoso (R4) già interdetta all’accesso”. In queste ore si sta svolgendo un sopralluogo a cura del servizio tecnico comunale per “verificare la necessità di implementare la presenza di barriere fisiche di accesso al sito e di cartellonistica”. La zona è presidiata anche via mare dalla Capitaneria di Porto e sul posto sono presenti pure i Vigili del fuoco. L’area è anche interessata da un divieto di navigazione per 400 metri dalla costa. (fonte Ansa)