venerdì, Novembre 22, 2024
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Schianto nella notte, Suv contro gazzella: muoiono due carabinieri

Francesco Ferraro (a sinistra) e Francesco Pastore

C’è un sindaco in lacrime, sconvolto per la tragedia che ha strappato la vita a due giovanissimi carabinieri amati da tutti in paese. Ci sono altre due comunità in lutto per la perdita di propri figli che lavoravano in una regione diversa da quella di nascita. Ha scosso profondamente cittadini e vertici delle istituzioni, a cominciare dal Capo dello Stato, Mattarella, l’incidente stradale mortale verificatosi nella nottata sulla strada statale 19 che collega i comuni di Eboli e Campagna, in provincia di Salerno. Il maresciallo Francesco Pastore, di 25 anni, e l’appuntato scelto Francesco Ferraro, di 27 anni, entrambi di origine pugliese, in servizio presso la stazione di Campagna, erano sulla Fiat Grande Punto guidata dal maresciallo Paolo Volpe, di Terlizzi. Stavano attraversando – questa la prima ricostruzione in attesa dei riscontri della Polizia stradale – un incrocio svoltando a sinistra quando una Range Rover, guidata da una 31enne e con a bordo una diciottenne, proveniente da destra, li ha centrati in pieno.

Distrutta la vettura di servizio dei carabinieri, morti i militari seduti sul lato passeggero e sul sedile posteriore. Dopo lo schianto – secondo la ricostruzione degli inquirenti – la stessa Ranger Rover ha impattato una terza vettura condotta da un 75enne di Campagna. Qualche elemento ulteriore per le indagini potrà arrivare dall’alcol test e dagli esami tossicologici sulla conducente del suv oltre ai rilievi ed agli altri accertamenti tecnici effettuati sul posto. Pastore e Ferraro sono morti sul colpo, il maresciallo Volpe che era alla guida della vettura è rimasto ferito ed è stato trasportato all’ospedale di Eboli in prognosi riservata.

La 31enne alla guida del Suv è stata condotta, insieme alla passeggera 18enne, all’ospedale di Oliveto Citra mentre per il 75enne dell’altra vettura coinvolta nell’incidente è stato disposto il ricovero a Battipaglia. Sul posto, per i soccorsi, i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco che hanno estratto dalle lamiere le persone coinvolte. Sei le ambulanze fatte arrivare sul posto. Piange il sindaco di Campagna (Salerno), Biagio Luongo, ripercorrendo i tragici momenti immediatamente successivi all’incidente stradale. “Sono rimasto lì – racconta il primo cittadino con la voce spezzata dal dolore – tutta la notte. ho assistito inerme alle fasi successive di questa immane tragedia. Non posso far altro che esprimere la mia vicinanza alla famiglia e all’Arma dei Carabinieri per la perdita di questi due ragazzi. Tutta la città di Campagna è sgomenta. Ho già predisposto una corona dei fiori a nome mio, della Giunta e del Consiglio comunale tutto. In accordo con la famiglia e con l’Arma, ricorderemo questi due giovani carabinieri. È un dolore profondissimo”.

Lutto cittadino per il giorno dei funerali a Montesano Salentino (Lecce), dove era nato Francesco Ferraro. Lo annuncia l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Maglie mentre il vice sindaco Alessandro Verardo ricorda l’amico he ha sempre dedicato la sua vita al sociale. Profondo dolore anche a Manfredonia (Foggia), città di cui era originario il maresciallo Francesco Pastore che aveva avuto il desiderio di fare il carabiniere fin da piccolo, una passione ereditata dal padre militare dell’Arma. Profondo cordoglio è stato espresso dal presidente Mattarella, che ha espresso “profonda tristezza”, dal comandante generale dei Carabinieri, il generale Teo Luzi; attestazioni di vicinanza dai presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana, da diversi ministri come Salvini, Crosetto, Piantedosi, Lollobrigida, numerosissimi parlamentari di tutti gli schieramenti, dal capo della Polizia, Pisani. A poche ore di distanza sul luogo della tragedia fiori e messaggi. E la testimonianza di chi conosceva i militari morti, “erano bravissimi”.

CHI ERANO I DUE CARABINIERI – Due ragazzi di cuore. Il più giovane Francesco Pastore, 25 anni, maresciallo dei carabinieri originario di Manfredonia, nel Foggiano, figlio di carabiniere, cresciuto con il mito del suo papà. L’altro, Francesco Ferraro, 27 anni, appuntato dei carabinieri originario di Montesano Salentino, in provincia di Lecce, generoso, affidabile. Entrambi pugliesi. Entrambi morti la notte scorsa nel tragico incidente stradale avvenuto nel Salernitano mentre erano in servizio con un terzo collega rimasto ferito. Entrambi prestavano servizio nella caserma di Campagna, in provincia di Salerno. Francesco Pastore aveva la divisa cucita addosso fin da bambino. “Aveva voluto seguire le orme del suo papà Matteo – confida un collega e amico del padre -. Per questo dopo il diploma da geometra aveva lasciato Manfredonia nel 2020 per arruolarsi e frequentare prima la Scuola sottufficiali di Velletri, per trasferirsi poi a Firenze dove ha preso la laurea in Scienze giuridiche e dove ha terminato la scuola con il grado di maresciallo. Campagna è stata la sua prima assegnazione”. Lascia la mamma, il papà e la sorella insegnante. “Era legatissimo alla famiglia e faceva rientro spesso a Manfredonia a due ore e mezza di auto – racconta chi lo conosceva -. Aveva il sogno di conseguire la laurea magistrale in giurisprudenza per completare il suo percorso di studi improntati a quel senso di giustizia innato che coltivava fin da piccino”. Unanime il ricordo di quanti conoscono la sua famiglia da anni. “Gente perbene, buona, affidabile, umile. Francesco è cresciuto con ideali veri. Aveva il viso ed il cuore pulito”. In tanti si stanno stringendo attorno ai familiari in attesa che la salma rientri in serata a Manfredonia dove sarà allestita la camera ardente nella chiesa del Carmine, vicino la biblioteca comunale.

Ad oltre 300 chilometri di distanza da Manfredonia, a Montesano Salentino, dall’altra parte della Puglia, un’altra famiglia è piegata dal dolore. E’ quella di Francesco Ferraro. Papà pensionato, mamma infermiera all’ospedale di Tricase ed un fratello Alessandro, carabiniere come lui in Calabria, a Crotone, come conferma il vicesindaco Alessandro Verardo. “Conoscevo da anni Francesco. Era un amico vero. Un ragazzo generoso, buono, affidabile. Un ragazzo su cui si poteva fare affidamento. Si è sempre dedicato al sociale”. Qualche anno fa è partito dopo aver vinto il concorso e la destinazione è stata la stazione dei carabinieri di Campagna. “Quando rientrava a Montesano, quasi ogni due settimane, aiutava l’Amministrazione nell’organizzazione di qualsiasi evento o attività legata al sociale o alla protezione civile. Abbiamo fatto insieme tantissime cose. Era un ragazzo speciale”. Montesano Salentino è una piccola comunità di 2600 anime dove tutti si conoscono tra loro. “Una notizia che ha devastato tutti. Francesco era molto amato perché aveva un cuore d’oro. Un ragazzo di altri tempi”, ricorda Verardo. La camera ardente è stata allestita nel Comune di Montesano Salentino. In occasione dei funerali, fissati per martedì, il sindaco Giuseppe Maglie ha proclamato il lutto cittadino. (fonte Ansa)

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