Domani, giovedì 11 aprile, alle ore 11 presso l’auditorium Uniparthenope di Nola (in Via Guglielmo Pepe) si terrĂ l’ottava edizione del premio “Aristide La Rocca, una vita per la Cultura e per l’Arte”. Il premio quest’anno sarĂ conferito al filosofo Massimo Cacciari. In perfetta coerenza con lo spirito che portò Aristide La Rocca, medico e poeta, all’istituzione della Fondazione omonima per la valorizzazione della cultura e dell’arte, con  una pionieristica visione di proficua ibridazione fra scienza e filosofia, Massimo Cacciari simboleggia l’evoluzione di questa intuizione con la sua incessante ricerca di una efficacia del pensiero nell’enigma della vita, come ha dimostrato con il suo ultimo libro-metafisica concreta, con cui, spiega egli stesso, “è lo stesso confine perennemente in movimento dell’osservabile a imporre l’interrogazione sull’oltre”.
Tutta la sua esperienza di protagonista del dibattito politico-culturale ha testimoniato come la ricerca filosofica sia sempre tensione civile al servizio di un sapere che libera. Ricercatore, docente, organizzatore e promotore di innumerevoli eventi e imprese culturali, Massimo Cacciari è una voce indispensabile e inconfondibile nel brusio d’oggi giorno, tanto piĂą quando è la pace il sommo bene che il filosofo  vibrantemente, con la sua passione, rivendica come missione di ogni individuo ed istituzione in questo terribile gorgo  di guerra che si para dinanzi a noi. La figura assolutamente carismatica di Massimo Cacciari è un patrimonio che la Fondazione propone ai giovani come esempio e conferma della forza insopprimibile del libero pensiero e che si aggiunge al ricco albo dei premiati: da Aldo Masullo ad Eugenio La Rocca,  a Beniamino Depalma, Gaetano Manfredi e Vittorio Avella, a Michele Mezza. tutte figure  che, pur nella loro molteplice esperienza, sono rimaste strettamente legate alla cittĂ bruniana, in un legame permanente attorno al Nolano. Un legame che riporta a Nola un prestigioso pensatore che è stato ripetutamente primo cittadino di Venezia, la cittĂ Â Â che vide libero per l’ultima volta l’architetto degli “Infiniti Mondi”.