Torna nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo l’ora legale, con le lancette che dovranno essere spostate un’ora in avanti. Dormiremo tutti un’ora in meno, ma in compenso avremo giornate più lunghe e più luce naturale da sfruttare. L’ora legale durerà sette mesi e terminerà la notte dell’ultima domenica di ottobre quando, secondo la convenzione, alle 3 di notte si passerà di nuovo alle 2. Dopo una lunga discussione in cui è stata avanzata la proposta di abolire l’ora legale per passare a un sistema di applicazione perenne dell’ora solare, l’Italia infatti ha stabilito che lascerà ancora in vigore questo sistema, con l’alternanza tra ora legale e solare.
Un passaggio quello da ora solare a ora legale e viceversa non indolore, e che ha effetti negativi su salute, energia, bollette, ambiente e tasche dei cittadini, al punto che già 336mila italiani hanno firmato la petizione online per rendere permanente l’ora legale tutto l’anno. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che assieme a Consumerismo No Profit ha avviato una raccolta firme per chiedere al Governo l’ora legale permanente.
“Sul fronte energetico – ha calcolato Sima – l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti, e si considerano solo le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, ad un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro annui. A ciò si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi”.
“Chiediamo al governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. – afferma il presidente di Sima Alessandro Miani – Una possibilità prevista dall’Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che pone fine al doppio cambio orario durante l’anno lasciando ampia discrezionalità agli Stati Membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri”.
L’ora legale è stata adottata per la prima volta nel nostro paese nel 1916. Poi con fasi alterne è stata abolita e ripristinata più volte prima della sua introduzione durante la Seconda guerra mondiale, con la sua formalizzazione poi nel dopoguerra.