A livello regionale, nel 2022 la più bassa percentuale di rifiuti urbani smaltiti in discarica è conseguita dalla regione Campania con l’1,1%, seguita da Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige. Si collocano al di sopra della soglia del 10% tutte le restanti regioni. Nel 2022, la più alta percentuale di raccolta differenziata è stata conseguita dalla regione Veneto, con il 76,2%, seguita dalla Sardegna, con il 75,9%. Lo rivela il 4/o Rapporto Ambiente Snpa, presentato oggi a Roma. In Italia è in costante discesa la quantità di rifiuti smaltiti in discarica. Dal 63,1% del 2002 si è passati al 17,8% del 2022. Il numero delle discariche operative è pari a 117 impianti: Nord 50, Centro 25 e Sud 42 impianti.
La normativa europea impone di arrivare al 10% dei rifiuti in discarica entro il 2035. Rispetto all’obiettivo di ridurre in modo significativo la quantità totale di rifiuti urbani prodotti entro il 2030, la situazione nazionale è sostanzialmente stabile. Nel 2022, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si attesta a 29,1 milioni di tonnellate, in diminuzione dell’1,8% rispetto al 2021. Anche la produzione pro capite diminuisce passando da 502 kg/abit a 494 kg/abitante. Si conferma il trend di crescita della raccolta differenziata anche nel 2022, con l’aumento di 1 punto percentuale a livello nazionale rispetto al 2021, che raggiunge così il 65%. Tra i rifiuti differenziati, l’organico si conferma la frazione più raccolta in Italia, pari al 38,3% del totale. Al secondo posto carta e cartone (19,3% del totale), e il vetro con (12,3% del totale).