sabato, Novembre 23, 2024
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Avellino, padre uccide la figlia malata e poi si toglie la vita

I due corpi senza vita sono stati trovati sotto un pergolato all’esterno della casa di campagna sulla collina di Avellino. Costantino Mazza, 63 anni, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, avrebbe impugnato la pistola legalmente detenuta e fatto fuoco contro la figlia Alessandra, 35 anni, uccidendola. Subito dopo ha rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita. All’origine dell’omicidio-suicidio sarebbero i rapporti sempre più tesi tra padre e figlia. La giovane era in cura per una serie di gravi disturbi che le provocavano cambiamenti anche estremi dell’umore con la conseguenza di frequenti liti e dissapori in famiglia.

La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio nella zona residenziale di campagna di Bosco dei Preti, a ridosso della strada statale della variante che costeggiando il capoluogo irpino collega ai due caselli autostradali della Napoli-Canosa. Padre e figlia erano all’esterno dell’abitazione mentre la madre si trovava in casa. Cosa abbia scatenato la decisione dell’uomo lo dovranno stabilire gli investigatori che hanno avviato tutti gli accertamenti del caso. Mazza, molto conosciuto ad Avellino per la sua attività di idraulico, era stato dimesso qualche giorno fa dall’ospedale dove era stato operato di appendicectomia. Una tragedia che ha sconvolto l’intera città: la notizia si è diffusa, tra l’incredulità generale, in pochissimo tempo.

Sul luogo della tragedia si sono riversati familiari e amici. Le indagini sono coordinate dal Pm del Tribunale di Avellino, Luigi Iglio, giunto sul posto insieme al vice questore Gianluca Aurilia, capo della Squadra Mobile. Disposti i primi esami esterni sui corpi delle vittime affidati dal magistrato al medico legale, Carmen Sementa.

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