Più di 83mila controlli effettuati, 3443 reati perseguiti con 950 sequestri, 19 arresti e 3.050 illeciti amministrativi contestati, per un importo complessivo notificato 3.932.150 euro. Sono questi i numeri dell’atttività condotta nel 2023 dai Carabinieri Tutela forestale in Campania. Il bilancio è stato tracciato questa mattina dal comandante regionale, generale Ciro Luongo, nel corso di una conferenza stampa. Nelll’occasione è stato illustrato anche il calendario Cites 2024 Particolare attenzione è stata rivolta alla tutela del fiume Sarno ma anche al contrasto degli incendi nella cosiddetta ‘Terra dei fuochi’.
Numerose le attività svolte dai reparti dipendenti nella lotta al consumo illegale del suolo e al contrasto dell’abusivimo edilizio con importanti sequestri, come ha evidenziato ancora il generale Luongo, in diverse località della Campania. Intensa anche l’attività antibracconaggio condotta in tutta la regione, con l’arresto di diverse persone – cinque nella sola isola di Ischia – ed il sequestro di svariate armi da fuoco. Nel 2023 si è registrato un calo degli incendi boschivi, anche grazie ai favorevoli fattori climiatici. Controlli serrati anche nella vendita di fitofarmaci per contrastare innanzitutto la cessione di quei prodotti che non dovrebbero essere più in commercio. Per quanto riguarda, infine, i disboscamenti abusivi ed il il pascolo abusivo di animali non custoditi, con danni ai fondi privati ed ai demani pubblici con degrado ed erosione superficiale dei suoli, sono state 101 le notizie di reato e 839 sanzioni amministrative elevate, per un importo di 485598 euro.
Lotta al consumo illegale di suolo e tutela dei corsi d’acqua – In più distinte operazioni sviluppate dai nuclei carabinieri forestali e parchi sono state sequestrate aree trasformate in parcheggi, anche con capannoni, come a Poggiomarino, Pietravairano, Castel Volturno, Altavilla Irpina ed Avella. Rilevanti sequestri hanno interessato 30000 metri quadrati di campeggio (192 piazzole) in Montecorice, un complesso turistico da 800 metri quadrati d Ascea, una lottizzazione abusiva in Castellabate, un centro commerciale da 5000 metri quadrati in Somma Vesuviana, un parcheggio su area agricola ad Ogliastro Marina. Escavazioni abusive sono state bloccate nel Torrente Miscano presso Montecalvo (Benevent) e nel fiume Pecce in Mignano Montelungo (Caserta). Sequestri hanno interessato anche lavori di adeguamento/realizzazione di ponti sul fiume Sabato, nei pressi di Tufo (Avellino) ed sul torrente Jerino in Vitulano (Benevento). Di rilievo il sequestro di una antenna per telefonia alta 30 metri realizzata abusivamente nel parco regionale del Matese ed i sequestri di cave abusive, come per la cava di pozzolana di 8.000 mq in Durazzano (Caserta) e della cava di calcare in Montecorvino Rovella (Salerno): 662 i reati urbanistico paesaggistici segnalati con 149 sequestri.
Tagli furtivi di boschi e tutela dell’assetto idrogeologico – Disboscamenti abusivi contestati a Santa Marina (Salerno) su un’area di 4000 metri quadrati limitrofa al fiume Bussento, a Baiano con trasformazione di un bosco di castagno di 15mila metri quadrati in altra coltura ed a Sant’Angelo a Scala (Avellino), dove è stato disboscata un’area di ben 17mila metri quadrati Tagli furtivi sono stati accertati ancora a Frasso Telesino (Benevento), nel Parco regionale del Taburno, a San Rufo (Salerno) con danno al demanio comunale e ad Acerno, su bosco privato, ma il fenomeno in generale è rientrato sotto controllo dei Nuclei Forestali grazie anche a reiterate campagne che hanno elevato il livello di attenzione. Tagli illegali e realizzazioni di stradelli forestali e terrazzamenti sono stati accertati in Baiano e Visciano, in aree ad elevato rischio idrogeologico. Di rilievo il sequestro 4 piste da motocross abusive nel parco regionale del Partenio per 8000 metri quadrati. Ancora diffuso il pascolo abusivo di animali non custoditi, con danni ai fondi privati ed ai demani pubblici con degrado ed erosione superficiale dei suoli: 101 le notizie di reato e 839 sanzioni amministrative elevate, per un importo notificato di 485.598 euro.
Gestioni illecite di rifiuti e roghi tossici – Continua l’impegno severo dei nuclei forestali nella “Terra dei Fuochi”: 654 servizi, 330 attività controllate e 49 sequestrate, 103 mezzi/attrezzature sequestrate, 170 notizie di reato, 199 illeciti amministrativi contestati per un ammontare complessivo di 1.062.019 euro.
Rilevanti sequestri hanno riguardato 4 siti di sversamento nel vesuviano nell’ambito dell’operazione “Fanghi connection” (33.000 tonnellate di fanghi + 100.000 tonnellate da demolizioni), un cementificio di Volla (6.000 metri cubi), un plesso industriale di Casoria (13.000 mc di rifiuti da demolizioni) ed un sito trattamento rifiuti in Sarno (860 tonnellate rifiuti ferrosi). I reparti hanno maturato un’elevata specializzazione nei controlli su siti di trattamento di rifiuti ed autodemolitori, su attività economiche (spesso completamente a nero) come avvenuto per fabbriche di infissi, di coreografie teatrali, di barche e gommoni oppure per officine meccaniche e per gestioni illegali di rifiuti tramite combustioni al suolo (vivaistica). Il ricorso sistematico alla combustione al suolo di rifiuti speciali è stato accertato anche nel Beneventano (area Pip San Lorenzo Maggiore e Campolattaro) e nell’Avellinese (Serino) in area parco regionale.
Inquinamento ambientale – Continuano i controlli sulla gestione dei reflui zootecnici, principale causa d’inquinamento delle acque in provincia di Caserta per effetto dell’illecito smaltimento sul suolo e successivo ruscellamento: complessivamente sono 47 gli allevamenti controllati con 29 deferimenti all’autorità giudiziaria per criticità ambientali, soprattutto a danno della falda del bacino del fiume Volturno. Ingenti quantità di reflui sono state scaricate anche nella Riserva regionale delle “Soglitelle” dove solo un intervento tempestivo dei Forestali ha evitato la ricopertura con terreno. Analoga azione è svolta in provincia di Salerno: significativi i sequestri di aziende zootecniche in Mercato San Severino (refluo sversato nella fognatura comunale) e Roccadaspide (allevamento suini scaricava per diffusione sul pendio e campi fino al vallone “Malnome”). Sequestri anche di un allevamento in Faicchio (Benevento) ed a Giugliano in Campania su un terreno di 7000 metri quadrati di pertinenza di un maneggio ricoperto da 50 metri cubi di reflui. Numerosi i sequestri di Frantoi oleari (acque di vegetazione inquinanti) per scarichi sul suolo o in fognatura, come accertato a Sessa Aurunca. Intensa la programmazione di controlli sugli scarichi, in raccordo con i carabinieri per la Tutela Ambientale di Napoli, nell’ambito del bacino del fiume Sarno, con il coordinamento delle Procure della Repubblica di Torre Annunziata, Nocera Inferiore e Avellino, ed il supporto dei tecnici dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania: 101 le attività controllate, 52 i deferimenti, con 22 sequestri (di cui 3 concerie di pelli in Solofra e 3 conserviere in Angri, Mercato S. Severino e Nocera Superiore) con oltre 102.110 euro di sanzioni amministrative elevate. A livello regionale sono stati effettuati 875 controlli con 180 notizie di reato e 96 illeciti amministrativi contestati, per un importo notificato di 249.136 euro. Importante l’avvio di controlli sul commercio di fitofarmaci nel bacino del Sarno, nell’ambito dell’operazione “Phitosanitary” lanciata da Europol, che ha portato al sequestro nel vesuviano di 500 litri di pesticidi illegali per la loro tossicità e sospetta cancerogenicità e sanzioni per 114.849 euro.
Incendi Boschivi – La specialità forestale dell’Arma è tradizionalmente schierata in prima linea nel contrasto agli incendi boschivi, non solo nella repressione degli illeciti ma anche e soprattutto nella fase di educazione e della prevenzione. L’impegno investigativo profuso ha consentito di deferire 30 presunti incendiari all’Autorità Giudiziaria, con l’applicazione di 5 misure cautelari. Segnalati i presunti autori di incendi che hanno determinato allarme sociale come quello di Pianura, all’interno del Parco delle Colline di Napoli, o dell’incendio che si è sviluppato a Monte Sant’Angelo, alle spalle del Parco San Paolo, con 20 famiglie evacuate e 15 ha di vegetazione bruciata, oppure dell’incendio che interesso la frazione collinare “Monticello” di Caserta con oltre 10 ha di bosco incendiato ed ancora dell’incendio d’interfaccia che interesso la frazione “Lentiscosa” di Camerota con pericolo per gli edifici limitrofi. Intensi i controlli preventivi dei divieti di abbruciamento, di comportamenti pericolosi e degli obblighi di eliminare potenziali rischi d’incendio, con la contestazione di 420 illeciti amministrativi per un importo notificato di oltre 153mila euro. Il dato complessivo annuale, in fase di definizione finale, si attesta su 396 eventi (con complessivi 2.933 ha percorsi dal fuoco), numero inferiore a quello degli scorsi anni anche per le condizioni meteoclimatiche più favorevoli. Salerno la provincia più colpita con 198 incendi seguita da Avellino con 77 e Caserta, con 54 incendi, che invece risulta quella con maggiore superficie bruciata pari a 1056 ettari. Ben 179 incendi hanno riguardato aree protette, di cui ben 123 la provincia di Salerno. Centola, Castel San Giorgio, San Giovanni a Piro e Sessa Aurunca i comuni più colpiti in assoluto, Torre del Greco e Sorrento. È fondamentale continuare nell’impegno in sinergia con gli apparati della lotta attiva vista la recrudescenza di grandi incendi che ha interessato alcune altre regioni d’Italia a causa del riscaldamento climatico.
Bracconaggio – Sistematica l’azione di contrasto al bracconaggio e dell’uccellagione a danno dell’avifauna migratoria, in particolare in provincia di Napoli e Caserta, svolta anche con l’ausilio delle associazioni dell’ambientalismo italiano. Di rilievo l’azione di contrasto svolta sull’Isola d’Ischia con arresto di un soggetto ad Ischia, con fucile non denunciato 200 munizioni e 17 trappole, di due soggetti sprovvisti di porto d’arma, per furto venatorio in località Buceto di Casamicciola, di un fucile con matricola abrasa e 109 cartucce in Lacco Ameno ed ulteriori 23 trappole innescate in Casamiciola. Importanti operazioni svolte in Acerra, con arresto di un uomo in appostamento su vasca con fucile provento di furto, in Villa Literno (adiacenze riserva Soglitelle) con il deferimento di 3 soggetti con mezzi vietati. Svariate le detenzioni illegali di animali selvatici, come accertato a Sorrento (varie specie) in Pompei (Testuggini), Cicciano, e i deferimenti per mezzi non consentiti a Quarto, Caivano ed Afragola. Complessivamente n. 238 notizie di reato, con 152 sequestri penali e ben 469 illeciti amministrativi contestati per un importo notificato di € 376.711. Significativi alcuni dati complessivi su base annuale: 30 fucili sequestrati con 1186 cartucce, oltre a 41 fonofili, 93 trappole/stampi e 7 reti.
Benessere animale – Sempre numerosi gli interventi per liberare cani da condizioni di detenzione insopportabili o per soccorrere cuccioli abbandonati, con ben 48 i reati segnalati, 6 i sequestri effettuati e ben 146 illeciti amministrativi contestati. Di rilievo nazionale è stato il sequestro di un intero allevamento in Casaluce (Caserta) per complessivi 365 cani e 29 cuccioli per maltrattamento di animali ed irregolarità urbanistico-ambientali. Le operazioni di affidamento di tutti i cani si concludevano il 22 dicembre grazie alla mobilitazione di associazioni di tutta Italia.
Sicurezza alimentare – A completamento dell’attività operativa si riportano anche le più significative azioni a tutela del consumatore, svolte nell’anno 2023 unitamente ai servizi sanitari regionali. Nell’Avellinese si segnalano il sequestro di circa 1500 chilogrammi di carne suina e salumi in cattivo stato di conservazione, presso un salumificio in Avella, e di 700 ettolitri di vino in Mirabella Eclano (Avellino), presso azienda vitivinicola, privi di rintracciabilità. Nel Napoletano numerosi interventi, come il sequestro di 200 chilogrammi di prodotti per rosticceria prodotti con acqua da pozzo non analizzata presso un laboratorio di Nola, il sequestro di 50 chili di dolci non tracciati in una pasticceria di Pomigliano d’Arco e il sequestro (1000 chilogrammi di prodotto) di un laboratorio in Marigliano per la preparazione del “pere e ‘o musso”, noto alimento dello street food napoletano. Inoltre, prodotti scaduti e uso fraudolento della denominazione di specialità tutelate come Provolone del Monaco e Pomodoro San Marzano in una nota pizzeria in Nola ed affumicature di latticini dall’abbruciamento di imballaggi di cartone a Vico Equense. Significativa azione nel Casertano a tutela della mozzarella di bufala campana dop con irregolarità accertate in materia di tracciabilità, evocazione della dop, etichettatura e non conformità gravi al disciplinare, per oltre 100 chilogrammi di prodotto sequestrato e 18mila euro di sanzioni amministrative. Complessivamente 69 i deferimenti e 122 gli illeciti amministrativi contestati per importo notificato di 388.952 euro.