Nell’estate degli autovelox, in attesa di capire come si muoverà il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, alle prese con il nuovo codice della strada già approvato in cdm e che dovrebbe diventare legge in autunno, un caso, già molto discusso sulla stampa, balza agli occhi: quello della strada statale Telesina. Si tratta di una striscia d’asfalto (una o due corsie per senso di marcia) che va da Benevento a Caianello sulla quale, almeno stando al navigatore, sono installati ben 7 rilevatori di velocità in un tratto di appena 25 chilometri.
Così se un giorno d’estate un viaggiatore decidesse di andare, ad esempio, da Roma a Bari dovrebbe necessariamente, a meno di giri astrusi, imbottigliarsi su quel tratto. Poco prima degli autovelox ci sono dei cartelli che avvisano gli automobilisti della presenza dell’impianto, così come i navigatori, poi l’impianto (ma non tutti) viene segnalato da un secondo cartello e da un ‘bip’ sul navigatore. E, amara sorpresa, la velocità consentita nei pressi dell’impianto di rilevazione scende di colpo: un altro cartello la fa calare da 80 km a 60 km orari. Bisogna quindi rallentare. Ma non tutti si accorgono dell’imminente pericolo e sono costretti a sorpassi repentini. Lo stesso avviene se bisogna superare un tir che ha limiti di velocità più bassi. Mezzi pesanti che oltretutto sono presenti sulla Telesina (non pervenute pattuglie della polizia stradale) anche di sabato e domenica, quando vige il divieto di circolazione per i mezzi pesanti.
Dati alla mano Assoutenti segnala che in un tratto della lunghezza di circa 25 km (su circa 70 complessivi), si contano, secondo le rilevazioni delle app di navigazione, ben 7 postazioni autovelox per senso di marcia, con limiti di velocità che sono stati modificati nel tempo creando confusione tra gli automobilisti e una raffica di sanzioni. E non a caso i 4 comuni interessati dagli autovelox installati sulla Telesina (Puglianello, Castelvenere, Paupisi e Torrecuso) hanno raccolto nel 2022 proventi per complessivi 2,8 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate con tali strumenti, col record di 1,5 milioni di euro incassati dal comune di Paupisi, in provincia di Benevento.
Molte anche in Campania le proteste dei cittadini contro i comuni della zona che incassano ma poi non investono in manutenzione della strada. E si segnala anche il rischio per le finanze pubbliche: le multe vengono messe a bilancio dal Comune, ma in molti casi (si pensi a un viaggiatore di Berlino al quale dover consegnare un verbale) sono estremamente difficili da incassare. Il viaggiatore stressato dai continui stop and go sulla Telesina e dal rischio di aver collezionato almeno un paio di verbali è destinato però ad avere una sorta di visione: le 4 corsie tutte per lui appena sbuca sull’A1 da Napoli verso Roma.