CICCIANO (Nello Lauro) – Un silenzio che parla. Almeno sulla carta. Le trattative per la composizione delle liste da presentare alla segreteria del comune entro le 12 di sabato 15 aprile, in vista delle elezioni amministrative di Cicciano in programma il 14 e il 15 maggio prossimi, continuano senza soluzione di continuità. Il caos e l’incertezza assoluta sulle scelte continuano a dominare tutti gli schieramenti che potrebbero scendere in campo.
Nessuna certezza “ufficiale” sui nomi. Le ipotesi restano quelle dei tre candidati: l’attuale sindaco Giovanni Corrado, il due volte ex primo cittadino Giuseppe Caccavale e l’ex consigliere comunale e già vicesindaco e assessore al Bilancio al comune di San Gennaro Vesuviano Giuseppe Tarantino. In questo incerto quadro ci sarebbe un “quarto polo” rappresentato dall’architetto ed ex capo dell’ufficio tecnico di Camposano Pietro Acierno che avrebbe come alleato il gruppo del Movimento 5 Stelle, che fa riferimento all’attuale capogruppo consiliare di opposizione Nunzia Coppola, e l’assessore Raffaele Acierno. Nell’agone politico presente eccome anche il gruppo di “Laboratorio Civico” che avrebbe pronto come candidato sindaco l’economista Aniello Dell’Anno.
Finora, a parte un video, non ci sono prese di posizione “ufficiali” dei papabili alla massima carica cittadina anche se qualcuno sta già compilando i documenti necessari per la costruzione della compagine. Ognuno sembra attendere la prima mossa dell’altro che non arriva, mentre il tempo trascorre inesorabile. Non è una novità per Cicciano che spesso ha atteso gli ultimi minuti dell’ultimo giorno per un accordo o per una rottura finale sul fotofinish. Sabato scorso c’è anche stata una riunione tra il gruppo Tarantino, Acierno e Coppola, ma senza trovare un accordo sul nome del candidato alla fascia tricolore. La stessa maggioranza di governo cittadina sarebbe alla ricerca di nuovi candidati per rilanciare e rafforzare la squadra dei sedici aspiranti consiglieri comunali.
L’ex sindaco Caccavale potrebbe contare su alcuni ex assessori e attuali consiglieri comunali di opposizione per potenziare la compagine che sfiorò la clamorosa rimonta del 2018. Il “fosso” ribolle di voci e commenti che confermano e smentiscono gli accordi nel giro anche di poche ore certificando la fragilità e la leggerezza delle alleanze. Figuriamoci se si possa pensare ai programmi da presentare per la città. Una guerra psicologica di logoramento che confonde le acque e lascia tutto nell’incertezza più totale. “Parole, parole, parole” cantava Mina: i fatti possono aspettare.