lunedì, Novembre 25, 2024
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Corruzione ed estorsione con metodo mafioso per assegnazione loculi, 6 arresti

Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha coordinato l’esecuzione da parte della compagnia di Marcianise di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 persone, gravemente indiziati, a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati di estorsione e corruzione aggravati dall’utilizzo del “metodo mafioso”.

L’adozione della misura cautelare è intervenuta a seguito delle indagini, svolte dal reparto territoriale, dirette e coordinate dalla Dda di Napoli, che hanno dimostrato come, attraverso condotte estorsive e corruttive, gli indagati avessero ottenuto l’assegnazione di cappelle e loculi cimiteriali dal comune di S. Maria a Vico. Il provvedimento restrittivo eseguito nelle prime ore della mattinata ha riguardato N. D., 51enne di S. Maria a Vico, e L. C., 49enne di S. Felice a Cancello, elementi vicini al clan camorristico “Massaro”. Sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere anche C. P., 47enne di S. Maria a Vico, attuale vice presidente della Provincia di Caserta, P. G., 58enne di S. Maria a Vico, P. G., 44enne di S. Maria a Vico, e D.L. C. 55enne originario di S. Maria a Vico e residente fuori regione.

Le attività investigative hanno accertato che, tramite la forza intimidatrice del clan, uno degli arrestati, aveva ottenuto l’assegnazione di una cappella gentilizia del valore di 44mila euro estorta al titolare della società aggiudicataria dei lavori di ampliamento del cimitero di S. Maria a Vico. La cappella gentilizia, attraverso l’intervento presso il medesimo imprenditore di un’altra persona, pure colpito da misura cautelare, e la compiacenza di un impiegato comunale e di un consigliere comunale, veniva successivamente assegnata, sulla base di documentazione artatamente prodotta, ad altra persona, in cambio di un corrispettivo in denaro.

In tale ambito investigativo, sono state accertare ulteriori condotte riguardanti l’illecita compravendita di cappelle e loculi ubicati nel cimitero di S. Maria a Vico che hanno visto il coinvolgimento anche dell’allora concessionario dei servizi cimiteriali e di un’altra persona coinvolto, risultata intestataria di 16 loculi.

 

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