ROMA (Nello Lauro – Il Mattino.it) – “Per l’impegno profuso, con competenza e professionalitĂ , nel garantire e semplificare i processi di diritto allo studio e per aver migliorato la vita di tanti studenti universitari, promuovendo sempre i valori di sostenibilitĂ e inclusione”. E’ stato insignito con questa motivazione il premio “Italia del Merito” a Gavino Nuzzo, 56 anni, direttore generale dell’Adisu Puglia. Un riconoscimento che premia l’eccellente lavoro di Nuzzo  come dirigente all’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario: in questi anni sono migliorate le condizioni per gli studenti con l’aumento dei servizi e il miglioramento costante della qualitĂ complessiva della vita universitaria del popolo studentesco pugliese.  Performance che lo hanno portato ad essere tra i vincitori della decima edizione de “L’Italia del Merito” nella sala conferenze della Camera dei deputati a Roma alla presenza di Riccardo Valentini (nella foto con Nuzzo), premio Nobel per la pace 2007, che premia l’impegno, la professionalitĂ e il sacrificio di quelli che hanno lavorato incessantemente durante tutta l’emergenza sanitaria e continuano a farlo anche in uno scenario di guerra, come quello che stiamo vivendo. La manifestazione è stata organizzata dalla presidente Katia La Rosa presidente dell’associazione It Difesa, in collaborazione con diverse istituzioni, che ha lanciato con il mondo della cultura e della difesa un messaggio di pace. L’ex sindaco di Camposano è da anni un punto di riferimento nel mondo accademico: Nuzzo è docente universitario in Economia delle amministrazioni pubbliche, in Politica economica ed Economia aziendale all’UniversitĂ Telematica Pegaso. Inoltre ha ricoperto incarichi di docenza universitaria presso l’UniversitĂ degli studi Aldo Moro di Bari, l’UniversitĂ Parthenope di Napoli e l’UniversitĂ Unicamillus Roma. Il mangaer campano è presidente e componente di diversi collegi sindacali e Organismi Indipendenti di Valutazione, oltre ad essere dottore commercialista e revisore contabile presso Odcec  di Nola. Oggi è arrivata un’altra soddisfazione per la sua carriera in ascesa: “Credere nel lavoro che fai, aiutare ragazzi meritevoli ma privi di mezzi e promuovere progetti di inclusione sociale, sostenibilitĂ , salute e integrazione ti ripagano di tanti sacrifici e ti rendono orgoglioso di quello che fai” ha detto Nuzzo che chiude con una piccola polemica: “Peccato che tutto questo non si possa fare per la propria regione e per i giovani della propria terra”.