“Si è concluso positivamente il confronto tra Leonardo e le organizzazioni sindacali con la firma quest’oggi dell’accordo quadro per la gestione della riduzione congiunturale dei carichi di lavoro della Divisione Aerostrutture”. La società conferma così la notizia anticipata oggi dai sindacati. “L’intesa siglata in maniera unitaria con le organizzazioni sindacali – commenta il direttore generale di Leonardo, Lucio Valerio Cioffi – rappresenta un passaggio fondamentale per il superamento di una fase congiunturale legata al protrarsi degli effetti della pandemia che ha causato il più forte calo del traffico passeggeri nella storia dell’aviazione civile. Andiamo avanti, anche proseguendo il confronto con i sindacati – aggiunge – con il piano finalizzato alla trasformazione e rilancio del nostro business aerostrutture su cui, tra il 2019 e il 2023, avremo investito oltre 300 milioni di euro”.
GLI INVESTIMENTI – Investimenti importanti – sottolinea la società – che non conoscono uguali nel Mezzogiorno d’Italia, sia per l’indotto che per Leonardo che, nei settori di business Aeronautica, Elettronica ed Elicotteri, tra Campania e Puglia impiega circa 7.400 risorse al netto dell’indotto. Nello specifico, in Campania, nei siti produttivi di Napoli e Giugliano (Elettronica), Nola e Pomigliano D’Arco (Aeronautica), Benevento (Elicotteri), lavorano circa 4.400 persone, il 57% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Regione. In Puglia, nei siti produttivi di Grottaglie e Foggia (Aerostrutture), Brindisi (Elicotteri), Taranto (Elettronica) lavorano circa 3.000 persone, l’84% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Regione.
LA NOTA DI LEONARDO – “Il protrarsi della crisi pandemica e gli impatti generati dalla stessa sul trasporto aereo civile – evidenzia Leonardo, con una nota -, con conseguenti ricadute nel settore della produzione di aerostrutture, hanno determinato una progressiva e significativa riduzione dei volumi produttivi per l’anno 2022 che hanno reso necessario il ricorso allo strumento della Cassa Integrazione Ordinaria. Questo istituto sino ad oggi era stato evitato attraverso azioni gestionali e compensazioni territoriali, non più in grado, da sole, di garantire la gestione della contrazione congiunturale della produzione. La cigo, quale strumento di flessibilità gestionale, al momento risulta essere il più idoneo ed in grado di assicurare la copertura delle giornate di vuoto lavoro dell’anno in corso preservando la sostenibilità economico-industriale, anche in funzione dell’impegno finanziario assunto da Leonardo con investimenti volti a consolidare la centralità del business aerostrutture attraverso l’aggiornamento tecnologico di programmi e prodotti, stabilimenti e processi produttivi”. Quanto all’impegno anche sul fronte degli investimenti, e dell’impatto sull’economia sul territorio “Leonardo – ricorda ancora la società -, inoltre, insieme ai propri fornitori genera valore economico e sociale sul territorio lavorando per creare una filiera di qualità e un percorso sostenibile di crescita comune”, e “insieme al mondo accademico e della ricerca Leonardo lavora per una innovazione aperta alla contaminazione di nuove idee collaborando con i principali atenei delle Regioni in cui è presente”.