martedì, Novembre 26, 2024
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Coronavirus, Speranza firma ordinanza: Campania torna zona gialla

Torna in ‘giallo’ la Campania. Alla luce del flusso dei dati del monitoraggio Iss, ministero della salute e Regioni, il ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che dopo mesi riporta la regione ad un livello di allerta più alto in merito alla situazione dei ricoveri e del numero dei positivi.

COSA CAMBIA – Alla luce del flusso dei dati del monitoraggio Iss, Ministero della salute e Regioni, il ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che porterà  la Campania in giallo e la Valle d’Aosta in arancione. La collocazione della Campania in zona gialla è un segnale d’allarme sul fronte dei contagi e dei ricoveri (il cambio di colore dipende essenzialmente dalla percentuale di posti letto occupati) ma non produce cambiamenti sostanziali nelle attività  quotidiane. Da quando il Governo ha reso obbligatorio anche in zona bianca l’uso della mascherina all’aperto e esteso l’impiego del super green pass, le differenze con la zona gialla si sono praticamente azzerate. Il discrimine importante è invece il possesso del green pass rafforzato, necessario per una lunga serie di attività  (come da tabella dell’11 gennaio pubblicata sul sito del ministero della Salute) indipendentemente dal fatto che la regione sia in zona bianca oppure gialla.

DE LUCA VS GOVERNO – Del resto proprio oggi il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nella consueta diretta Fb del venerdì, aveva detto chiaramente che “la situazione non è affatto tranquilla, anche se il Governo dice che va tutto bene”. “Ogni giorno registriamo ricoveri, 50-70 pazienti in media. Se i numeri restano questi dovremmo trovare ogni dieci giorni 500 posti letto aggiuntivi. Questo resta un punto di criticità forte”, l’analisi. Non ci sta, De Luca, a quello che definisce “un atteggiamento propagandistico” del Governo sul Covid e soprattutto sui provvedimenti presi sulla scuola. Bolla come “offensivo” il ricorso presentato dal Governo sulla sua ordinanza che prevedeva la non riapertura delle scuole medie, elementari e materne. “Ci siamo trovati di fronte una posizione incomprensibile e offensiva del governo nazionale rispetto alla Regione Campania – ha sottolineato – Il Governo ha impugnato l’ordinanza della Regione Campania sulle scuole alle 22.15 di domenica sera, le scuole si aprivano il lunedì. Noi volevamo solo prendere due settimane di respiro per far passare il picco dei contagi nella fascia più esposta perché meno vaccinata. Perché lo ha fatto? Per una operazione propagandistica, per dire nella conferenza stampa del lunedì successivo che in Italia va tutto bene”. E poi ancora: “Per mezz’ora Draghi ha detto quanto fa male la Dad ai ragazzi. E chi ha mai chiesto la Dad in Campania. Qui è il Governo che ha sempre chiesto la Dad. In Campania sono 111 i comuni dove non si sono aperte le scuole. In alcune regioni ci sono state ordinanze di chiusura totale ma il Governo non ha fatto nulla”. De Luca non ci sta a che passi l’idea che il Governo ha il “volto dei monaci trappisti” e ribadisce: “Sono un pacifico guerriero ma pretendo lo stesso rispetto e non ho voglia di farmi prendere per i fondelli da nessuno soprattutto se chi paga per decisioni propagandistiche sono i bimbi. E’ bene fare un bagno di umiltà  e atterrare sulla realtà  vera, basta propaganda”. “Abbiamo cercato di di non privare i nostri concittadini degli interventi urgenti, le cose che si possono programmare sono state spostate ma non abbiamo intaccato in nulla i servizi urgenti in cardiologia, oncologia, ostetricia. Stiamo cercando di garantire le cose essenziali”, avverte De Luca che dice anche che “se stringiamo i denti tra un paio di settimane forse vedremo una via d’uscita da questa emergenza”. Intanto i dati registrano, nelle ultime 48 ore, ancora oltre 20mila positivi e soprattutto venti morti.

I DATI DI OGGI – Secondo il bollettino dell’Unità  di crisi della Regione Campania sono infatti 20.206 i positivi al Covid – 11.254 positivi all’antigenico e 8.952 al molecolare – su 100.228 test esaminati di cui 59.122 antigenici e 41.106 molecolari. Scende leggermente il tasso d incidenza che ieri era pari al 23,26% ed oggi è 20,16%. Venti i decessi nelle ultime 48 ore; 6 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Negli ospedali resta stabile la situazione nelle terapie intensive con 79 posti letto occupati; continuano a salire invece i ricoveri in degenza con 1191 posti letto occupati (+37 rispetto a ieri). (Fonte Ansa)

 

 

 

 

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