CICCIANO (Nello Lauro) – Si chiude con la polemica l’ultimo consiglio comunale (a porte chiuse e con uno streaming difettoso) del 2021 a Cicciano. Un’assise durata poco più di mezzora con quattro argomenti approvati dalla sola maggioranza.
IL DOCUMENTO DELLA MINORANZA – L’opposizione ha presentato un documento firmato dai 5 consiglieri Carmela Bernardo, Maria Biondo, Giuseppe Caccavale, Nunzia Coppola e Saverio Pizza letto in aula dall’ex primo cittadino: “Vogliamo lanciare un segnale forte per ottenere ascolto da una maggioranza rinchiusa in se stessa e sorda alle esigenze reali del paese e inefficiente come azione politica se non addirittura dannosa. Ormai il Consiglio Comunale, non è più fonte di rappresentanza di democrazia”. “L’ultimo Consiglio è stato convocato su nostra espressa richiesta perché preoccupati in prima persona e nella qualità di portavoce dei tanti cittadini in agitazione per due delibere di giunta di questa amministrazione sul compostaggio”. “Abbiamo sollecitato – ha letto Caccavale- la convocazione il 24 ottobre per chiedere la revoca delle stesse. Decorrono i 20 giorni. Il 19 novembre abbiamo inviato una diffida in Prefettura e solo allora il presidente ha deciso di convocare il Consiglio Comunale accogliendo come punto all’ordine del giorno la nostra richiesta di proposta di revoca delle due delibere, ma poi, arriviamo in consiglio e cosa ci rispondono? Nulla. Non ne volete parlare perché,a vostro dire, nulla è stato fatto. Dire che nulla è stato fatto è da incoscienti. Avete espresso una volontà politica con la disponibilità ad accogliere un sito di compostaggio prima per un quantitativo e poi per un altro. Intanto la mobilitazione c’è stata. La gente ha cominciato a preoccuparsi soprattutto perché i nostri territori sono già compromessi e gravemente colpiti dal punto di vista della salute pubblica”. La stessa associazione dei medici a tutela dell’ambiente ci fa sapere di aver chiesto a questo Ente che tipo di attività vogliono realizzare ma poi vi siete tenuti chiusi nel cassetto questa richiesta non degnandovi di girarla a noi consiglieri destinatari della missiva”. “E noi siamo – dice il capogruppo – sempre più bistrattati insieme a tutto il popolo ciccianese. Non è vero che è tutto fermo, anzi a noi risultano le vostre trattative private con gli speculatori di turno per mettere a profitto la vostra scelta per un tornaconto personale. Dinanzi alla vostra azione rimaniamo indignati e non la smetteremo di parlare sino a quando non darete risposta ai cittadini o con un’assemblea pubblica in presenza (pandemia permettendo) oppure on line dove tutti i cittadini possano dare un contributo”.
VOTO CONTRARIO – Caccavale ha poi annunciato il voto contrario a tutte le delibere all’ordine del giorno, in particolar modo quella sull’addizionale Irpef ” in quanto avete avuto il coraggio di confermare il massimo dell’aliquota addizionale anche quest’anno, una vergogna. “Il Ministero degli Interni ha mandato cospicue somme per risolvere i problemi di deficit ai comuni; voi che fate? Invece di ridurre le tasse per i cittadini non solo vi aumentate e vi garantite lo stipendio, ma state sperperando soldi dei cittadini, per fare cosa? Piante, fiori, selfie, e un trenino che cammina da giorni vuoto con la speranza vana di avere bambini a bordo”. “Siamo in un paese di balocchi e tutto questo chi lo paga? I cittadini di Cicciano” ha concluso l’ex sindaco di Cicciano.