Il 2020, segnato in maniera profonda dalla pandemia, è stato l’anno più nefasto che si ricorda dal dopoguerra ad oggi. Tutti i cittadini di ogni angolo del mondo, italiani in primis per quanto concerne il Vecchio Continente, hanno dovuto vivere una situazione a dir poco surreale, inimmaginabile anche solo a gennaio 2020.
Chiusi nelle proprie abitazioni per un lungo periodo, con la sola possibilità di uscire di casa per esigenze primarie come l’acquisto di generi alimentari o prodotti sanitari, gli italiani hanno dovuto rivedere sensibilmente i propri comportamenti, adattandoli al contesto pandemico. In questi lunghi mesi, tuttavia, si sono susseguiti ricorrenze ed eventi da dover adeguatamente festeggiare.
2020: cambiano definitivamente le modalità di shopping degli italiani
Impossibilitati, in molti casi, nel potersi recare in un esercizio commerciale, i nostri connazionali sono ricorsi, giocoforza, al mondo della grande rete telematica. Un regalo, infatti, non può essere rimandato. Dev’essere celebrato nel giorno esatto, non può essere ulteriormente differito. Ed internet, in tal senso, è stato di grande supporto, con la possibilità, in molti casi, di poter far recapitare il dono direttamente al domicilio del festeggiato.
Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se il mondo dell’e-commerce, a differenza di altri, abbia vissuto una forte espansione nel corso del 2020, che sembra non conoscere alcuna battuta d’arresto anche oggi, nonostante la pandemia sembra abbia arrestato la propria corsa in maniera piuttosto significativa. Anche gli italiani, storicamente conservatori e poco avvezzi al cambiamento, hanno captato gli indubbi benefici di questa modalità di shopping.
Vedersi recapitare al proprio domicilio un bene, infatti, non consente soltanto di beneficiare di un indubbio “plus” come la comodità, ricercata da sempre dalla maggior parte delle persone. Il motivo principale per il quale ci si rivolge a questo canale è il risparmio: in moltissimi casi, lo stesso bene ha un costo sensibilmente maggiore se venduto al dettaglio piuttosto che online.
Tra gli oggetti più venduti online, i giocattoli, o più in generale articoli destinati al mondo degli under 14, svettano in questa speciale classifica. Il 2020, in tal senso, non poteva far altro che spingere i genitori ad acquistare in rete i regali di Santa Lucia, Natale o la Befana, nonostante i negozi di questo genere, con tutte le dovute limitazioni del caso, fossero aperti in quell’epoca.
Bambini e abbigliamento: target e settore più ricercati nel mondo degli acquisti online
In quel periodo, in piena seconda ondata, la prudenza ha fatto capolino, giustamente, nell’animo delle persone, che hanno deciso di limitare i propri spostamenti solo ed esclusivamente in casi di chiara e conclamata necessità. I bambini, quindi, hanno potuto ricevere sotto l’albero i doni tanto attesi e graditi grazie al mondo dell’e-commerce, che, perlomeno quest’anno, si è trasformato in un vero ed autentico “Babbo Natale virtuale”.
Non solo di bambini, per quanto ovvio, vive il commercio della grande rete telematica, diventata un vero e proprio punto di riferimento per un vasto numero di settori. Basti pensare, ad esempio, al mondo dell’abbigliamento, che consente di poter ordinare il capo desiderato comodamente a casa, verificarne l’effettiva congruità con questo esposto sul sito e, nel caso fosse difforme, restituire la merce in maniera totalmente gratuita.
Il mondo dell’abbigliamento è ampio e variegato. Ed una sfera di questo settore, più di altre, mette talvolta in soggezione il consumatore quando acquista questi indumenti da un esercente. Stiamo parlando, per quanto ovvio, degli indumenti un po’ più pepati, quelli, tanto per intenderci, da indossare nelle occasioni in cui si vuol mettere in risalto il proprio lato maschile o femminile in modo più evidente.
In questi casi, la soluzione più ricercata, l’unica in grado di garantire la massima riservatezza e privacy, è quella di rivolgersi ad un sexyshop online ed acquistare gli indumenti più “hot” di nostro gradimento, con la garanzia del massimo anonimato e la possibilità, anche in questo caso, di poter restituire gratuitamente gli indumenti ordinati.