CICCIANO – Un “processo” da rifare per un uomo del clan Di Domenico. E’ quella a carico di Luigi Cannova, 48 enne di Cicciano, sottoposto a processo per il tentato omicidio di Salvatore De Martino, considerato un nemico del clan nolano. Le prove a carico di Cannova erano le dichiarazioni dello stesso De Martino, divenuto collaboratore di giustizia e di Ciro Di Domenico, fratello del capo clan Marcello. Insieme allo stesso Cannova attentò, nel settembre del 2015, la vita di De Martino. Per questi fatti Luigi Cannova è stato ritenuto responsabile sia dal tribunale di Nola e dalla Corte di Appello di Napoli e pertanto condannato a 16 anni di reclusione. La Corte di Cassazione, nell’udienza del 11 febbraio, ha annullato la sentenza di condanna rinviando gli atti ad altra sezione della Corte di Appello di Napoli. DovrĂ essere accertato se il tentato omicidio di De Martino rientri nel medesimo disegno criminoso della partecipazione al clan Di Domenico e, quindi, dovrĂ essere rideterminata la pena finale, come sostenuto dall’avvocato Attilio Panagrosso che difende Cannova. Intanto il 48enne resta in attesa del giudizio di rinvio in regime di arresti domiciliari ottenuti dal tribunale della libertĂ dall’agosto 2016.