CASERTA – I carabinieri hanno arrestato due uomini di 42 e 30 anni, residenti a Napoli e Giugliano in Campania, con l’accusa di aver rapinato il 20 maggio scorso una gioielleria di Frignano, nel Casertano, insieme ad un complice di 16 anni, che è stato posto in una comunità per minori; il colpo non riuscì per la pronta reazione dei proprietari, una coppia di coniugi. Determinanti per le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord e realizzate dai carabinieri della Compagnia di Aversa, sono state le immagini delle telecamere interne del negozio, che hanno ripreso la rapina, e quelle esterne, che hanno “seguito” i due banditi mentre salivano nell’auto del complice, che attendeva fuori al locale. Il raid – hanno ricostruito i carabinieri – è stato compiuto materialmente dal 16enne e dal 30enne, che con mascherina anti-covid e cappellino, e armati di spray urticante, pistola giocattolo e taglierino, fecero irruzione nella gioielleria; i coniugi titolari del negozio reagirono, ne nacque una colluttazione molto violenta, con i due banditi che colpirono con calci e pugni i gioiellieri, salvo poi decidere di fuggire. All’esterno c’era il 42enne con la sua auto, un errore pagato a caro prezzo dall’uomo, che è stato identificato proprio grazie alla targa. I due complici sono stati invece individuati grazie alle immagini di videosorveglianza, all’analisi delle celle telefoniche, ai social e al riconoscimento delle vittime.