Tutti gli appassionati di calcio azzurro avranno sicuramente avuto modo di apprezzare le doti come giornalista di Carlo Alvino, che ha sempre difeso a spada tratta la sua squadra del cuore, sia nei momenti più complicati degli ultimi anni, come ad esempio durante la difficile gestione Ancelotti, sia nel corso dei momenti più esaltanti, dove anche gli appassionati di scommesse serie A erano completamente impazziti, ovvero quando si è arrivati ad un soffio dallo scudetto.
Alvino e i numeri preferiti nella Smorfia Napoletana
Questa volta Carlo Alvino, però, non parla del Napoli, quanto piuttosto di qualcosa che fa parte da tantissimo tempo della tradizione partenopea, ovvero la Smorfia Napoletana, come è apparso su un interessante articolo che è stato pubblicato sul blog sportivo L’insider. La Smorfia che tutti conosciamo ospita ben 90 numeri, ma c’è da rimarcare come ognuno di essi abbia un significato, oltre che una storia, del tutto particolari. Insomma, con l’arrivo delle festività natalizie, è stato proprio Carlo Alvino, insieme al suo ospite Giuseppe Bruscolotti, uno che è sceso in campo in tante battaglie sportive con la maglia del Napoli, ad analizzare il significato dei numeri della Smorfia, ma anche come questi ultimi abbiano assunto, con il passare del tempo, un valore e un’accezione completamente diversi, con un chiaro sfondo calcistico.
Chi segue per lavoro da sempre le vicende della compagine napoletana trova delle affinità, avendo grande dimestichezza e conoscenza di quelli che sono i significati legati ai numeri. Carlo Alvino non può non partire dal 10: una scelta abbastanza ovvia e semplice, però questo numero, nella Smorfia Napoletana, dal 1987, dall’anno del primo scudetto, rappresenta Diego Armando Maradona, un giocatore che per i tifosi azzurri rappresenta un mito, una sorta di divinità, un’icona, una sorta di extraterrestre, legato alla mitologia di Maradona.
Il numero 8 e il calcio romantico
Alvino prosegue la sua analisi in chiave calcistica dei numeri della Smorfia con il numero 8, che di solito viene associato alla Madonna. Per i tifosi azzurri, invece, questo numero porta immediatamente il pensiero nei confronti di Antonio Juliano. L’8, infatti, fa riferimento al numero di maglia di un importante capitano del Napoli, il primo napoletano a debuttare, tra l’altro, in Nazionale. Un giocatore appartenente a un calcio romantico che, ancora oggi, riesce a far emozionare.
Da Lavezzi a Cavani
Il numero 22, nella Smorfia Napoletana, ha un significato decisamente particolare, dal momento che si riferisce al “Pazzo”. Così, Alvino propone una delle associazioni più obbligate possibili per i tifosi della compagine partenopea, ovvero quella con il “Pocho” Lavezzi. L’estroso giocatore argentino, ha più di una volta infiammato i presenti al San Paolo, con il suo temperamento: un giocatore funambolico e proprio un po’ pazzo, che gioca a briglie sciolte e ha lasciato un ricordo indelebile nei tifosi azzurri.
Tra gli altri numeri che hanno un legame più forte con il Napoli per Carlo Alvino troviamo sicuramente il 7, ovvero quello appartenuto al bomber dell’Uruguay Edinson Cavani. Un altro di quei giocatori che sono rimasti nel cuore dei tifosi partenopei, non solamente per le grandi prestazioni sul terreno di gioco, ma anche per la fedeltà giurata a questi colori.
Infine, l’intervista, molto divertente peraltro, di Carlo Alvino, si conclude con due numeri molto particolari. Il primo è il 90, che nella Smorfia, corrisponde alla paura, che al giorno d’oggi è rappresentata dalla pandemia e dal timore di essere contagiati da questo virus, mentre il secondo è il 25, ovvero quello legato al Santo Natale, nella speranza che possa portare un po’ di gioia a tutti.