NARDO’ (nello lauro) – Ironia, talento e passione. E una spruzzata di tanta bella musica. Sono gli ingredienti della ricetta che sta spopolando tra concerti, tv, radio e la rete di Ray Campa, l’artista neretino che sta conquistando a suon di chitarra tantissimi ascoltatori. Il suo primo Ep da solista “Spaghetti con Liutors” (soprannome dato al figlio Ludovico, “il mio superoe”) presentato poco più di un mese da è diventato un tormentone. I cinque brani (La quarantena mi fa pena…, Lù, Star, Spaghetti 69 e Liutors 15) fotografano in pieno il biglietto da visita della personalità artistica e musicale del poliedrico artista pugliese, difficilmente collocabile in un unico genere, ma che fa sicuramente dell’ironia e dei giochi di parole la sua cifra stilistica. Il brano che ha dato via al progetto musicale è “La quarantena mi fa pena…”, nel quale Campa descrive ironicamente l’isolamento forzato a causa del Covid-19 con una canzone e un videoclip che, nel giro di pochisimo tempo, ha raccolto oltre 120mila visualizzazioni sulla pagina ufficiale facebook. Un brano scritto di notte e in 8 minuti che è piaciuto subito per la sua forza comunicativa in un periodo delicato per tutta la nazione. Secondo singolo, altrettanto ironico, è “Spaghetti69” che, oltre alle 100mila visualizzazioni ottenute, ha ricevuto brevi videoclip di apprezzamento da parte di noti personaggi dello spettacolo (Franco Neri, Gigi Distaso, Matteo Pedone, Wendy Lewis e altri). In questo brano l’artista di Nardà racconta in maniera esilarante e divertente la sua incontrollabile passione per la buona cucina, in particolare per i primi piatti, e il suo sogno di ritornare “in forma”, che si infrange però (col sorriso e senza troppi crucci), davanti a un nuovo invitante piatto di spaghetti. Il 69 del titolo, che si riferisce ai vari tipi di pasta citati nel brano. è ispirato a “Marmellata” 25 di Cesare Cremonini. Campa spazia tra sonorità e sensibilità differenti, come si può scoprire in “Lu” e “Liutors15”, brano dedicato a suo figlio Ludovico (“amore della mia vita”, sottolinea l’artista), in cui collabora con Ricky Portera, storico chitarrista di Lucio Dalla e fondatore degli “Stadio”. Cinque canzoni da sentire e risentire: la musica non si ferma mai. Ray nemmeno.