Emergenza nell’emergenza in questi giorni della seconda ondata di coronavirus in Italia. Mentre in primavera la Campania era stata quasi risparmiata dal virus ora è una delle regioni maggiormente colpite. Tra positivi, guariti, morti, asintomatici, negazionisti, terrorizzati il quadro cambia e può cambiare in ogni momento. Come quello dei ricoveri e dei posti letto: un vero rompicapo. Tante storie, ognuna col suo soggetto e col suo problema. Una di queste è avvenuta oggi (e ancora non è risolta) a un 80enne di Volla positivo al covid19 e costretto a chiamare un’ambulanza del 118 per l’aggravarsi delle sue condizioni respiratorie (il pensionato è anche cardiopatico). Ebbene da questa mattina alle 7 fino alle 18 l’uomo è rimasto in ambulanza dopo essere stato respinto per “mancanza di posti” nelle tre strutture ospedaliere pubbliche dove si è recato durante la giornata. Dopo 11 ore nel mezzo di emergenza all’ospedale Cotugno, assistito dal personale sanitario che oltre all’ossigeno gli ha fatto anche compagnia, è riuscito finalmente a ricoverarsi. “Qualcuno ha trovato molto prima il posto, forse perchè ha conoscenze in alto” lamenta l’uomo. Qualcun altro vicino a lui invece è ancora piĂą lapidario: “Così non si può andare avanti, la sanitĂ in Campania non è al collasso, è proprio morta”.