CICCIANO (Nello Lauro) – Antonio Bifulco è tra i candidati alla Regione Campania a sostegno del presidente uscente Vincenzo De Luca nella lista Fare Democratico e Popolari. Bifulco, 42 anni, laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari. Professionista nell’alta formazione e tutoraggio universitario, è stato componente del cda dell’ Università Parthenope di Napoli, dell’Adisu Regione Campania e responsabile dipartimento Università presso Pmi International. Nel 2011 è stato candidato sindaco del Comune di Cicciano e consigliere comunale per tutta la legislatura.
Perché ti sei candidato alla Regione?
“Perché credo che ciascuno di noi debba concorrere a dare il proprio contributo di idee alla crescita della Campania”. Ho sempre pensato che la politica è servizio del popolo, ritengo che nelle istituzioni ci sia bisogno di persone serie, affidabili e preparate. Oggi viviamo in un’epoca di slogan, di contrapposizioni fini a se stesse, di banalizzazione e questo ha fatto crescere la diffidenza verso la politica. Rivolgo un appello alle forze sane e in particolar modo alle nuove generazioni: partecipate, dite la vostra, mettete a disposizione della collettività le vostre energie e competenze, non lasciate che a decidere per voi siano forze occulte. Io sono pronto a fare la mia parte con tutte le mie energie”.
La priorità per la Regione…
“Il lavoro prima di tutto. Abbiamo una disoccupazione giovanile al 60% ed al tempo stesso una straordinaria generazione di ventenni, trentenni e quarantenni che pensa di andare fuori per realizzarsi professionalmente. Dobbiamo evitarlo a tutti i costi creando condizioni e convenienze per la crescita e lo sviluppo”.
Oltre 1000 candidati per 50 posti, molti in questa area…
“Di per sé non è una cosa negativa, se tanti avvertono la sensibilità di fare politica e mettere la propria esperienza al servizio del bene comune. Ciò detto, c’è una esigenza di rivedere la legge elettorale regionale per evitare in futuro una proliferazione di liste, spesso personali, a danno della politica vera, fatta di confronto su idee, progetti e valori”.
Sette candidati solo a Cicciano la città dove vivi: cosa ne pensi?
“Non è il numero che desta preoccupazione. L’importante è che ciascuno sia portatore di pensieri, attraverso i quali dare risposte giuste alle domande che la collettività pone ai rappresentanti istituzionali”.
Vivi nella terra dei fuochi e nella terra dei fumi: cosa fare?
“Vivo in una terra che la Natura ha preservato, rendendola bella ed ambita, e che purtroppo l’uomo ha rovinato, trasformandola in una cloaca a cielo aperto. Mettere la difesa dell’ambiente e l’assetto idrogeologico al centro della nostra azione è non solo necessario ma indifferibile se vogliamo ridare alla Campania un tempo felix l’armonia di una volta”.
Il Nolano ha tante potenzialità turistiche non sfruttate, cosa pensi di fare?
“Mettere in campo un grande progetto di valorizzazione con fondi comunitari per fare un unicum territoriale che partendo dalle basiliche paleocristiane di Cimitile, dal villaggio preistorico di Nola e dal cippus abellanum di Avella diventi una meta importante per turisti. Bisogna investire in un grande progetto di comunicazione, e dotare al tempo stesso il territorio dei servizi di accoglienza necessari per attrarre i turisti da ogni parte del mondo: solo così si può cogliere l’opportunità di questo patrimonio per far crescere l’area e per creare occupazione aggiuntiva, soprattutto giovanile”.
Il caso Pastificio Russo: lo porterai all’attenzione della Regione?
“Al momento questo non è un tema all’ordine del giorno. Se lo diventerà, e sarò eletto, si potrà discuterne”.
Hai la possibilità di realizzare tre progetti in questo momento…
“Il primo lo farei per l’occupazione dei giovani del territorio, il secondo per un percorso di formazione in grado di renderli competitivi, il terzo per costruire una unità non fittizia tra tutti gli enti locali, mettendoli assieme per elaborare programmi di crescita dell’area”.
La prima cosa che farai in caso di elezione…
“Sosterrò con forza in Consiglio i bisogni e le esigenze della comunità, affinchè si possano individuare risposte non fittizie ma utili a ripartire dopo questa tremenda fase che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo con il Covid”.
Continuerai il tuo percorso politico?
“Certo. Dalla politica non ci si dimette, se si crede nella sua forza di guidare i processi di sviluppo del Paese. Ed io ci credo”.