di Nello Lauro
Musica, tanta musica. Ironia, quella graffiante. Grinta, quella vera. Di chi ha talento, ma vuole di più, quello che ha sempre sognato. Una canzone che spopola al momento sul web e sulle radio, un secondo singolo appena sfornato con lo sfondo di un album nel prossimo autunno. Raimondo Campa, al secolo Ray, da Nardò, provincia di Lecce, ha vissuto il suo lockdown con l’amica di una vita: la chitarra, strumento inseparabile con cui creare suoni, musica, emozioni. Una volta Pino Daniele disse che “più ti senti male più scrivi meglio” ed ecco che Ray, di notte, in un momento di sconforto crea la sua “La quarantena mi fa pena”. “Erano le quattro del mattino, non riuscivo a prendere sonno ed ero anche di cattivo umore. Poi all’improvviso l’ho creata. In otto minuti, le parole uscivano di getto, non riuscivo a fermarmi” dice il quasi 39enne (li compie a settembre) neretino che ama Steve Wonder (“è il re”) e George Benson (“ha una marcia in più, è il cuore che pulsa dentro ogni musicista sensibile”) ma anche Samuele Bersani, Niccolò Fabi e Max Gazzè. E la canzone, arrangiata dal maestro Fabrizio Longo con il video montato da Daniele Fusco, ha avuto un boom di visualizzazioni e commenti che ha attirato da subito l’attenzione di giornali e radio.
Ieri sui social ha piazzato il suo secondo singolo “il mio autobiografico “Spaghetti69” vuole rendere pubblica, ancora una volta, ironicamente, la mia straincontrollabile passione per la buona cucina, “in primis per i primi” e il mio sogno, che si dissolve puntualmente davanti ad un bel piatto fumante di spaghetti, di tornare ad essere il bel fighetto di una volta”. (https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2765927243640300&id=1704872029745832)
Ma il poliedrico Ray fa musica “da 25 anni con una media di circa 180 concerti all’anno, con passaggi anche in Rai e questa quarantena mi ha dato tanta voglia di scrivere e di comunicare le mie emozioni, i miei sentimenti”. Tanti i posti dove ha suonato tra matrimoni, concerti di piazza e, tra i tanti, Napoli gli è rimasta nel cuore. “Io amo Napoli e devo dire che il luogo che mi ha fatto sognare è stata proprio questa città”. Con una peculiarità quando si esibisce: “Cantare con gli occhi chiusi è il mio motto, quando poi ho anche la chitarra, non ne parliamo” dice ancora l’artista salentino. Una voglia matta di emergere e di credere in se stessi per lasciare l’anonimato di tanti talentuosi musicisti che non salgono sul treno del successo. “Voglio assolutamente fare un disco e fare uscire un singolo al mese e quello giusto arriverà, ne sono certo”. Una determinazione non comune, tipica di quelli che ne hanno passate tante anche nella vita privata: un matrimonio difficile da cui però è nato Ludovico, 5 anni, a cui dedicherà in autunno il suo primo album che dovrebbe avere 6 inediti e 2 cover “Lo chiamo Liutors, come se fosse un supereroe, perché in realtà per me è un supereroe”. Cuore di papà, anima di artista: Ray Campa ha messo le ali.
Il canale youtube di Ray Campa
https://www.youtube.com/channel/UC5cyCGcOA5T_qhE4yIbi-cA